Tutto è partito da una pagina Facebook intitolata I segreti della casta di Montecitorio . In pochi giorni, dalla creazione dell’account a oggi, la pagina ha raccolto centinaia di migliaia di fan, lanciando spunti di riflessione e qualche dato imbarazzante riguardante i politici italiani. E divenendo l’ennesimo caso mediatico legato alla rete emerso negli ultimi mesi, dopo i sub-movimenti elettorali e referendari. L’autore dell’iniziativa, anonimo e ribattezzatosi SpiderTruman, è un ex precario licenziato dopo quindici anni di servizio in Transatlantico, con il dente avvelenato dopo essere stato scaricato dal suo uomo di riferimento. Per paura che la finestra su Facebook venga chiusa, ha aperto anche un blog e un account Twitter, al momento poco attivi, ma che potrebbero risultare utili in caso di censura da parte del più popolare dei social network. Tra le prime rivelazioni sulla vita dietro le quinte in quel di Montecitorio , vi sono indiscrezioni sui meccanismi si clientelismo e sulla mancata riduzione dei privilegi dei parlamentari (auto blu utilizzate per scopi personali, telefonate agevolate, sperperi vari). Nessun nome eccellente, ma qualche indiscrezione che ha allettato la vorace attenzione del pubblico verso le questioni politiche (in senso lato) nostrane. Scandali, sprechi e indignazione fanno sempre notizia, e giustamente, ma è altrettanto vero che è difficile pensare agli strali anonimi del web come a vera e propria informazione. Il ruolo aggregativo e divulgativo della rete, agevolata dalle possibilità di condivisione, si afferma sempre più prepotentemente. Le notizie invece restano vaghe, l’anonimato una condizione aprioristica, il livello di approfondimento scarso. Ciò che distingue, appunto, la polemica dal giornalismo, almeno in teoria.
La Casta sbugiardata su Facebook

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