Il governo della Repubblica Popolare Cinese da decenni mostrava di avere intenzione di slegarsi da Microsof t, e da tempo correvano voci ufficiose da parte di alcuni funzionari del governo di Pechino in merito alla scelta di Ubuntu come possibile sostituto di Windows. Qualche giorno fa finalmente le voci sono state confermate da Canonical stessa che ha annunciato di avere accordi col governo cinese per lo sviluppo di una derivata ufficiale di Ubuntu dedicata al mercato cinese e al settore pubblico. Il governo cinese potrebbe investire tantissimo sulla distribuzione e questo indirettamente porterebbe un vantaggio alla comunità di Ubuntu, con un maggiore supporto hardware e con un aumento del bacino del software: con il passaggio a Ubuntu, l’amministrazione cinese dovrebbe sviluppare ex novo i tool gestionali e altri programmi utili alla pubblica amministrazione.
La Cina sceglie Ubuntu

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