La riduzione dei consumi dovuta alla crisi economica ha colpito in maniera importante la pay tv , soprattutto negli Stati Uniti. Il 21% degli americani dichiara di aver sostanzialmente rinunciato ai servizi televisivi a pagamento, a dispetto di un 12% che ammette di aver aumentato i consumi nel settore. Il 66% dice invece di non aver cambiato il budget per l’intrattenimento casalingo rispetto a inizio anno. I dati raccolti da Ericsson ConsumerLab confermano la tendenza emersa lo scorso anno , quando già i consumi Usa nel settore erano diminuiti. Il 16%, inoltre, ha in programma altri tagli in ambito pay tv per il 2013. Nel 2012, circa 2,5 milioni di utenti (il 2,5% del totale) hanno deciso di abbandonare il piccolo schermo a favore del web, dove è più semplice e meno costoso reperire i programmi desiderati (anche piratati). Secondo lo studio, la crisi della tv a pagamento non colpisce la Cina , dove il 22% degli utenti ha incrementato la spesa per i programmi a pagamento. Bene anche il Brasile, con il 35% dei sottoscriventi che hanno investito più del 2011 nel mezzo. I mercati emergenti fanno il controcanto all’Occidente in ambasce finanziarie (e televisive).
La crisi morde le tv a pagamento

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