Secondo Coldiretti-Ismea, sono in un mercato contadino su due. Al supermarket il cibo bio vale oltre 2 miliardi
In occasione di Sana a Bologna l’Italia aggiorna i dati relativi al cibo biologico. Secondo un’indagine condotta da Ismea con Coldiretti Bio e Campagna Amica, ci sono prodotti bio in una mercato contadino su due, mentre il valore della spesa in prodotti biologici fatta fra mercati contadini e mercati rionali si aggira intorno ai 150 milioni di euro.
“La presenza fisica degli agricoltori darebbe una garanzia di qualità e autenticità di quanto si va a mettere nella borsa della spesa”, dice Coldiretti. Quasi un terzo dei prodotti biologici acquistati nei mercati contadini, è rappresentato da frutta e verdura, seguite da pasta fresca e uova, formaggi, olio e miele.
Le regioni con la più alta percentuale di produttori biologici nei mercati contadini sono il Trentino Alto Adige (38%), la Calabria (29%) e la Campania (27%). Seguono Friuli Venezia Giulia (26%), Emilia Romagna (25%) e Toscana (24%).
In Italia le aziende di agricoltura biologica sono 84mila – più del doppio della Germania e un terzo in più della Francia – e sono arrivate a coprire 2,5 milioni di ettari (+4,5% nel 2023 sul 2022): si tratta di circa un ettaro su cinque di superficie agricola nazionale, risultato vicino al target del 25% da raggiungere entro il 2030 fissato dalla strategia europea.
Il biologico funziona anche nei canali di vendita più tradizionali. Secondo una ricerca Nielsen le vendite del bio nella Gdo hanno generato nel 2023 un giro d’affari di circa 2,1 miliardi di euro, pari al 2,9% del totale alimentare nel canale. L’Italia è per dimensione il quarto mercato del biologico tra i grandi Paesi in Europa dopo Germania (7,8 mld), Francia (5,7 mld) e Regno Unito (2,3 mld), nel canale Gdo.
di Daniela Faggion