La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Zootaxa nell’ambito del progetto National Biodiversity Future Centre del Pnrr. Questo lepidottero appartiene alla famiglia degli Psychidae: sebbene la sua biologia sia ancora poco conosciuta, si ipotizza che la larva si nutra di muschi, licheni e foglie appassite. L’importanza della scoperta sottolinea la necessità di continuare a monitorare e proteggere gli habitat forestali, valorizzando il patrimonio biologico italiano, uno dei più ricchi al mondo.
Il nome dato al lepidottero porterà in giro per il mondo la vicenda di Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso in Egitto nel 2016, ancora un nodo cruciale nelle relazioni tra Italia ed Egitto. Regeni, dottorando presso l’Università di Cambridge, scomparve al Cairo il 25 gennaio 2016 e il suo corpo fu ritrovato il 3 febbraio con evidenti segni di tortura.
L’Italia ha ripetutamente chiesto giustizia, ritenendo plausibile un coinvolgimento dei servizi segreti egiziani, mentre il governo di El Cairo ha sempre negato ogni responsabilità. Nonostante anni di indagini e pressioni internazionali, il caso rimane irrisolto, con l’Italia che continua a chiedere l’estradizione dei quattro ufficiali egiziani sospettati di coinvolgimento nella morte del giovane ricercatore.