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7 Aprile 2014 | Attualità

La grande abbuffata per lo Strega

Il favorito si conosce già: è Francesco Piccolo, con il suo  Il desiderio di essere come tutti (Einaudi) , e sembra avere la vittoria in tasca. Magari befferà per qualche voto Antonio Scurati, che sarà in lizza con Il padre infedele (Bompiani). Quel che è certo è che non si è mai visto un simile sovraffollamento nella prima selezione per il Premio Strega: 27 titoli in concorso. L’11 aprile, il comitato direttivo presieduto dal linguista Tullio De Mauro sceglierà i 12 candidati alla finale , con un primo grande taglio che escluderà qualche nome importante ma soprattutto molti piccoli e piccolissimi editori. Tutti vogliono comunque tentare la sorte e per lo meno provare a far parte della dozzina, così da vantare (in libreria e nelle fascette celebrative) almeno una medaglia al valore da “Candidato al Premio Strega 2014” . Toccherà poi alla cinquina dei finalisti, che si contenderanno il premio nella classica cornice di Villa Giulia a Roma, il prossimo giugno. L’erede di Walter Siti, che lo scorso anno trionfò per Mondadori con Resistere non serve a niente , sarà scelto con ogni probabilità tra i due nomi di cui sopra, con Giuseppe Catozzella ( Non dirmi che hai paura – Feltrinelli) e Francesco Pecoraro ( La vita in tempo di pace – Ponte alle grazie) a giocare da outsider. Più staccati tutti gli altri: Fulvio Abate, con I ntanto anche il dicembre è passato (Baldini e castoldi); Lorenzo Bracco e Dario Voltolini, con Oltre le colonne d’Ercole (Book Sprint); Luca Canali, con Match Sprint (Cavallo di ferro); Antonella Cilento, con Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori); Luigi De Pascalis, con Il mantello di porpora (La Lepre); Lucianna Di Lello, con Il paese senza nome (Carabba); Alessio Dimartino, con C’è posto tra gli indiani (Perrone); Donatella Di Pietrantonio, con Bella mia (Elliot); Alice Di Stefano, con Publisher (Fazi); Melo Freni, con Riscatto (Libroteca Paoline); Gipi, con  Una storia (Coconino Press); Fabio Izzo, con To Jest (Edizioni il Foglio); Giordano Lupi, con Calcio e acciaio (Acar); Giuseppe Lupo, con Viaggiatori di nuvole (Marsilio); Marco Magni, con Come fossi solo (Giunti); Franco Massari, con Ganymede e la notte dei cristalli (Biblioteca dei Leoni); Beatrice Monroy, con  Oltre il vasto oceano (Avagliano); Giuseppe Munforte, con Nella casa di vetro (Gaffi); Gerardo Pepe, con La mia ora di vento (Il Papavero); Paolo Piccirillo, con La terra del sacerdote (Neri Pozza); Roberto Riccardi, con Venga pure la fine (e/o); Elisa Ruotolo, con Ovunque proteggici (Nottetempo); Giorgio Pressburger, con Storia umana e inumana (Bompiani). Quest’ultimo si è autocandidato. Con il desiderio di vincere, come tutti .

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