“Il paradiso degli sprechi, cioè la tv pubblica greca, Ert, verrà chiuso temporaneamente dalla mezzanotte e i suoi 2.800 dipendenti verranno licenziati ”. Lo ha annunciato a sorpresa il portavoce del Governo Simos Kledikoglu, spiegando che la Ert, (Elliniki Radiofonia ke Tileorasi), la Rai greca, sarà sostituita “ da una struttura moderna ma non di proprietà dello Stato ”, che opererà con personale molto ridotto. I dipendenti saranno sospesi fino alla riapertura, che si verificherà “ il prima possibile ”, secondo le parole di Kedikoglou, probabilmente tra tre mesi. Non è ancora chiaro quanti dipendenti saranno riassunti nel nuovo ente, ma il portavoce ha assicurato che coloro che perderanno il posto di lavoro saranno indennizzati mentre circa 700 di essi potranno andare in pensione anticipata. La clamorosa mossa rientra nell’ambito del programma delle privatizzazioni delle aziende a partecipazione statale concordato con la troika che spinge senza successo da mesi per la messa sul mercato dei beni pubblici ellenici . La società pubblica ha uno share di appena il 10% con cinque canali: il primo canale generalista ET1, il secondo chiamato Net, di informazione, il regionale ET3 con sede a Salonicco che copre le notizie del Nord del Paese, Ert World e Ert HD. Inoltre la Ert ha 29 radiostazioni, siti web, un settimanale, oltre all’Orchestra Sinfonica nazionale e l’Orchestra di Musica contemporanea.
La Grecia chiude la tv pubblica Ert
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