Google dovrà affrontare una causa per la violazione di un brevetto federale: l’ha citata in giudizio la Northeastern University per via di una tecnologia che usa nel suo sistema di ricerca nel web. E’ quanto emerge da una causa depositata la settimana scorsa a Marshall, nell’Eastern District del Texas, corte che ha una serie di precedenti largamente favorevoli alla tutela dei brevetti. La causa è stata intentata dalla Northeastern University di Boston e dalla Jarg Corp, start-up fondata da un professore della Northeastern University, unico titolare di un brevetto nella tecnologia di ricerca registrato nel 1997, un anno prima che Google si costituisse come società Michael Belanger, presidente e cofondatore di Jarg, ha detto che la sua società è consapevole dei anni della violazione di Google, ma che non aveva le risorse per sostenere una causa legale sino a quando non ha trovato uno studio legale disposto a sostenerla su base gratuita. Northeastern ha poi deciso di aggregarsi. Nell’atto di citazione si sostiene che Google non ha mai ottenuto un parere legale sul fatto di avere o meno violato il brevetto 593. La causa chiede un processo, un’ingiunzione contro un’ulteriore violazione, oltre al risarcimento dei danni e al pagamento di diritti. Un portavoce di Google però ha detto di ritenere infondata la causa.
La guerra dei brevetti sfida Google

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