E’ scontro tra gli operatori mobili e Agcom sulle tariffe per le chiamate da telefono fisso a cellulare. L’organo che controlla i media italiani sta studiando un taglio dei costi, ma Tim, Wind, Vodafone e 3 rischiano di perdere 1,6 miliardi di euro. L’autorità per le comunicazioni , presieduta da Corrado Calabrò, decierà nelle prossime ore il da farsi: da una parte ci sono le compagnie mobili , Vodafone in testa, che chiedono un congelamento delle tariffe attuali almeno fino al 2015; dall’altra i gestori delle linee fisse , Fastweb e British Telecom in primis, che spingono per un taglio. Telecom Italia fa storia a sé, avendo sia attività su rete fissa sia un servizio mobile. Al momento, le tariffe di terminazione prevedono che gli operatori fissi paghino 5,3 centesimi al minuto per le chiamate sulle reti di Tim, Vodafone e Wind, mentre 3 ne incassa 6,3. Nel 2015, i costi dovrebbero scendere a 0,98 centesimi. Ogni centesimo di riduzione provoca agli operatori mobili un incasso mancato di 400 milioni di euro.
La lotta sulle tariffe fisso-mobile si fa dura

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