Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

23 Aprile 2024 | Attualità, Eventi

La monografica di De Nittis in mostra al Palazzo Reale di Milano

In mostra fino al 30 giugno e per la prima volta al Palazzo Reale di Milano una monografica dedicata a Giuseppe De Nittis, tra i principali protagonisti della pittura europea dell’Ottocento. Esposti circa 90 dipinti, tra oli e pastelli, provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, tra cui il Musée d’Orsay e il Petit Palais di Parigi, i Musée des Beaux-Arts di Reims e di Dunquerke, gli Uffizi di Firenze, oltre al nucleo di opere conservate alla GAM di Milano e una selezione dalla Pinacoteca di Barletta, intitolata al pittore.

La consacrazione di Giuseppe de Nittis come uno dei grandi protagonisti della pittura dell’Ottocento europeo è avvenuta grazie alla fortuna espositiva di cui ha goduto a partire dalla retrospettiva dedicatagli nel 1914 dalla XI Biennale di Venezia.

La mostra “DE NITTIS. Pittore della vita moderna” esalta la statura internazionale di un pittore che è stato, insieme a Boldini, il più grande degli italiani a Parigi, dove è riuscito a reggere il confronto con Manet, Degas e gli impressionisti. Con loro De Nittis ha saputo condividere l’aspirazione a rivoluzionare il concetto di pittura, scardinando  la gerarchia dei generi per raggiungere quell’autonomia dell’arte che è stata la massima aspirazione della modernità.

I francesi e De Nittis hanno affrontato gli stessi temi: il paesaggio, il ritratto e la rappresentazione della vita moderna, cosa che De Nittis ha saputo catturare lungo le strade delle due metropoli da lui frequentate, Parigi e Londra. L’artista rappresenta i luoghi privilegiati della mitologia della modernità, le metropoli, con una pittura en plein air, collocandoli al centro di un percorso espositivo che si sviluppa lungo un arco temporale di vent’anni, dal 1864 al 1884.

L’unicità della sua pittura” – scrive il curatore Fernando Mazzocca in catalogo –che si confronta con quella degli Impressionisti e non ne esce ridimensionata, sta proprio nella straordinaria capacità di osservazione che gli ha consentito di rendere, come pochi altri, l’inafferrabile dinamicità della città moderna, caratterizzata dall’ ‘imprevisto, il mutevole, ciò che è fuga’, fermandolo nell’ attimo, come i fotografi, senza irrigidirlo”.

 

di Serena Campione

Guarda anche:

Torino e le altre: vietato fumare all’aperto

L’ultima nel nostro Paese a introdurre limitazioni sul fumo negli spazi pubblici è Torino. Milano mira a diventare città smoke-free nel 2025. In UK, stop totale al fumo ai minori di 15 anni. Ha...
boy-horse-mongolia-Kanenori

Nasce il naMec, per studiare la Mongolia dall’Italia

A metà fra le università di Firenze e Parma è il primo centro interuniversitario italiano rivolto al paese asiatico ma anche alle questioni del nomadismo, anche in relazione al cambiamento climatico...
GIOVE - 8385

Un’italiana a caccia di acqua nello spazio

Elena Pettinelli guida un team che punta a scoprire se la fonte primaria di vita per l'uomo sia presente anche sulle lune di Giove Penetrare il ghiaccio e trovare l'acqua sulle Lune di Giove. Ha...