Il Parlamento europeo ha finalmente approvato in via definitiva la nuova direttiva sulle attività televisive, che aggiorna quella della “Tv senza frontiere” datata 1997 La direttiva è al passo con i tempi e si applica alla televisione analogica e digitale, alla live streaming e alla tv via internet introducendo nuove norme per quanto riguarda la durata e la frequenza degli spot pubblicitari, che non possono superare il 20% di un’ora (12 minuti massimo), e la trasmissione di fiction, film e notiziari può essere interrotta da pubblicità o televendite solo ogni 30 minuti. Le nuove norme eliminano anche il tetto complessivo del 20% nell’arco di una giornata (attualmente è di 45 minuti). Consentite le sponsorizzazioni, ma non di produttori di tabacco. I notiziari non possono essere sponsorizzati, mentre è lasciata agli Stati la scelta se proibire gli sponsor durante i programmi per bambini, i documentari e i programmi religiosi. In questo modo, in linea di principio, si vieta il product placement (il posizionamento di un marchio durante un programma), ma il testo concede agli Stati una serie di deroghe per film, programmi sportivi e di intrattenimento leggero. E’ esclusa qualsiasi deroga per i programmi per bambini. “La data odierna segna il nascere di una convergenza dell’industria dei servizi audiovisivi europea”, ha affermato la commissaria Viviane Reding. Gli stati dell’Unione avranno due anni per mettersi in regola. Il Commissario ha però invitato gli Stati a procedere a un recepimento “leggero” e non aggiungere troppe disposizioni nazionali più rigorose, che finirebbero per imbrigliare le libertà introdotte.
La nuova eurotv

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