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9 Maggio 2023 | Attualità, Innovazione

La piscina più profonda avrà una sorella per gli esperimenti

Ai piedi dei Colli Euganei, a 10 anni dalla nascita della Y-40, sono iniziati i lavori della PHI 12, 30 metri di profondità e 12 metri di diametro che verranno riempiti di acqua di origine profonda ipertermale salsobromoiodica. Per non sprecare quella potabile.

Il 2 maggio 2013 venne posata la prima pietra di Y-40 The Deep Joy, entrata nel Guinness World Record come la piscina più profonda al mondo con i suoi 42,15 metri in verticale. Il 2 maggio 2023, dieci anni dopo, la struttura termale padovana che la ospita ha iniziato i lavori per un’altra vasca dalle prestazioni fuori dall’ordinario: la PHI 12, che prevede un cilindro profondo 30 metri e dal diametro eccezionale di 12, come mai proposto prima nelle strutture profonde.

PHI 12 sarà costruita a est dell’attuale Y-40, all’interno del parco di uno dei numerosi hotel termali in zona. Anch’essa sarà riempita utilizzando acqua di origine profonda ipertermale salsobromoiodica tra i 32° e i 34°C di temperatura. Dunque, non impiegherà acqua potabile ma riutilizzerà solo acqua calda delle profondità delle terme, con un ciclo di filtrazione che permetterà di non sprecare una risorsa sempre più preziosa.

Progettato dallo studio Boaretto, l’impianto avrà molteplici utilizzi. Sarà innanzitutto un laboratorio scientifico-tecnologico di alto livello, utile alla ricerca medico-subacquea e aerospaziale, in grado di studiare le reazioni dei cambi pressori sul corpo umano, in collaborazione con le università di tutto il mondo. Un luogo a disposizione dei centri di ricerca per immergere veicoli spaziali di grandi dimensioni, utile anche per la sperimentazione in assenza di gravità.

Sarà poi un centro internazionale di formazione di enti morali e corpi specializzati in ricerca e recupero, nella riservatezza che questi gruppi richiedono per i loro test. Il fatto che questa struttura non abbia una copertura e sia aperta verso il cielo, potrà accogliere anche le simulazioni dei salvataggi dei soccorritori in mare, avvicinandosi alla superficie dell’acqua con mezzi in volo, calandosi dall’alto.

 Infine, sarà uno studio per produzioni cinematografiche con effetti speciali, strumentazione professionale e la possibilità di ricreare più scenari adeguandoli alle diverse richieste e contesti, artistici o documentali. Un contesto che potrà riprodurre in maniera fedele scenari marini e naturalistici, set adattabili alle diverse realtà acquatiche, in grado di ospitare scenografie con strutture giganti. Grazie alla vetrata subacquea che lo circonda interamente alla profondità di 5 metri, sarà consentito girare intorno a tutto il cilindro per assistere a spettacoli di animazione e danza interpretati in acqua, come spettatori di un vero teatro subacqueo. 

di Daniela Faggion

Il progetto di PHI 12

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