Timidi segnali di ripresa per il mercato italiano della pubblicità, che secondo i dati Nielsen ha quanto meno rallentato la caduta: segnali “inaspettati” , come si legge nel rapporto degli analisti. “ Il peggioramento della crisi era iniziato a luglio 2012 (-18,4% tendenziale) dopo un primo semestre a -9,6% rispetto allo stesso periodo del 2011” , mentre un anno più tardi lo stesso mese si è chiuso con un saldo negativo del 5,4%. Dall’inizio del 2013, il balzo indietro è stato del 16%. A patire di più è sempre il comparto della stampa , che ha visto recedere gli investimenti adv del 24,1% tra gennaio e luglio: questo spiega anche le continue difficoltà di quotidiani e periodici, perennemente in fase di ristrutturazione e taglio delle spese. Ribasso importante (ma sotto media) anche per la radio, in contrazione del 12,7%. La ripresa sembra essere già cominciata per la tv, che in luglio è tornata in attivo (+1,6%) dopo ventuno mesi di rosso: il saldo da inizio 2013 è comunque negativo e dice -15%. Sorride davvero solo il web , che dopo quattro mesi di calo ha terminato luglio con un gratificante +5,1%, portando il cumulato da gennaio a un -2,2% complessivo, passibile di miglioramento nel periodo autunnale. “Come previsto, la seconda metà dell’anno potrebbe lentamente migliorare” , dice Nielsen. Ammesso che la situazione economico-politica del Paese si confermi stabile.
La pubblicità risale lentamente la china

Guarda anche: