A fare notizia ieri sera, in occasione della presentazione romana dei palinsesti Rai, sono state le assenze: Antonella Clerici e Paola Perego hanno disertato l’impegno , non avendo ancora raggiunto un accordo con i vertici di Viale Mazzini. L’evento, che ha avuto luogo a Castel Sant’Angelo al cospetto dei vertici Rai praticamente al completo, da è stato presentato da Fabrizio Frizzi e Milly Carlucci. Il direttore generale della Rai Mauro Masi ha preso la parola per sottolineare la strada del non ritorno verso la digitalizzazione del Paese (75% di copertura a fine 2010) e per ribadire l’ottica multicanale di differenziazione dell’offerta nell’ambito dei 13 canali Rai. ” La Rai non è fortissima nel comunicare se stessa, si enfatizzano le polemiche che sono invece marginali di fronte al processo di rinnovamento e sviluppo di questa azienda “. Accanto a lui il presidente Garimberti e i consiglieri Bianchi Clerici, De Laurentis, Verro, Gorla, Petroni oltre ai vicedirettori e direttori di rete Rai. Il vicedirettore generale Antonio Marano si è soffermato in particolare sulla copertura di tutti i target che la Rai nel suo complesso riesce ad avere , elemento questo importante considerando che la platea era quella degli inserzionisti pubblicitari. Tra i tanti personaggi il mattatore è stato pero Pippo Baudo. ” Innanzitutto do il benvenuto a Lorella Cuccarini a Domenica In , al mio posto. Sono in Rai da più di 50 anni, ho visto passare tanti presidenti e direttori generali ma io sono rimasto. Avevo proposto un programma su Raiuno ma me l’hanno bocciato – ha detto Baudo con l’ironia di chi non ha piu’ niente da perdere a dire le cose come stanno – e c’era il rischio di rimanere a casa, poi hanno avuto pietà. Così la prossima stagione torno su Raitre con Novecento e dintorni. E’ una rete che mi porta bene e in cui ho avuto sempre successo. A gennaio poi dovrei rientrare su Rai 1, se mi vogliono ancora per fare il programma con Bruno Vespa, siamo una bella coppia – ha ironizzato Baudo – sui 150 anni dell’unità d’Italia”. I nomi di Serena Dandini e Michele Santoro non sono stati fatti dai rispettivi direttori di rete , Paolo Ruffini e Massimo Leofredi. La serata si è conclusa con il direttore generale della Sipra Aldo Reali che ha messo in luce una volta di più come bisogna guardare alla Rai come ad un sistema di 13 canali con una offerta moltiplicata per temi e linguaggi.
La Rai si loda e si imbroda senza Antonella Clerici

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