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6 Maggio 2007 | Economia

La rete reagisce al veto sulla diffusione del codice che sbloca i Dvd HD

La rete è viva, se no come farebbe a reagire a uno stimolo? Internet dimostra di essere un organismo composto da milioni di parti, che siamo noi. Così un attacco all’organismo provoca una reazione di difesa che alle volte diventa addirittura eccessiva, come in una allergia. Ecco cosa è successo. I Dvd HD, cioè i nuovi Dvd ad alta definizione, sono protetti dalla copia. Ci si aspetterebbe un sistema sofisticatissimo in grado di proteggere gli autori dalla pirateria. Invece no . Sono sedici coppie di caratteri alfanumerici che fanno da passe-partout a qualunque supporto. Va da sé che qualcuno li ha scoperti e li ha pubblicati in rete, sul sito statunitense Digg.com celebre per essere un punto di incontro per chi propugna software e informazioni libere. Non ve ne fate nulla se non siete esperti, ma eccoli qui: 09-f9-11-02-9d-74-e3-5b-d8-41-56-c5-63-56-88-c0. Il consorzio che gestisce il sistema di protezione, la Aacs, ha intimato al sito Digg di cancellare la sequenza, e Digg per evitare un intervento urgente che poteva portare anche alla chiusura ha aderito alla richiesta, lamentandosi pubblicamente dell’imposizione: “Anche se non è d’accordo con la politica della protezione della proprietà intellettuale e con il consorzio proprietario del codice – ha scritto Jay Andelson, presidente della società che edita il sito – se Digg vuole sopravvivere deve obbedire alla legge”. E qui la lotta inizia a farsi dura. I blog del sito sono stati invasi di messaggi che riproducevano la sequenza; decine, centinaia, migliaia di pagine che si sono propagate su altri siti e altri blog. In poche ore sono diventate 300 mila le pagine che riproducono il codice segreto. E Digg lo ha interpretato come un segno concreto della volontà dei suoi utenti. Il fondatore Kevin Rose ha deciso di rischiare la chiusura: «Ieri è stata una giornata folle – ha scritto Rose – voi avete le idee chiare. Preferite che Digg si batta piuttosto che si pieghi davanti a una grande impresa. Noi non ritireremo più le pagine e ne sopporteremo le conseguenze, qualunque esse siano» Il sistema di protezione dei Dvd HD era stato modificato recentemente dopo che lo scorso anno si era diffuso ill sistema per violarlo. Ora Disney, Intel, Microsoft, Matsushita, Warner Brothers, Ibm, Toshiba e Sony, gli otto colossi che fanno parte del consorzio, dovranno rivedere tutte le procedure di sicurezza, ma forse anche arrendersi all’ineluttabilità che qualcuno in grado di trovare la falla salta sempre fuori. Online sono già in vendita magliette con il codice stampato sopra.

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