Il Rapporto montagne Italia 2025 di Uncem registra centomila nuovi ingressi nei comuni montani, soprattutto da parte di cittadini italiani e in regioni del centro nord.
Oltre centomila persone si sono trasferite in montagna negli ultimi anni e più dei due terzi sono italiani. Ad affermarlo è l’Unione nazionale comuni comunità enti montani (Uncem) nel Rapporto montagne Italia 2025 (Rubbettino Editore). Il volume, pubblicato dopo otto anni dall’ultimo e focalizzato sul periodo 2019-2023, nasce nell’ambito del Progetto italiae del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri e attuato da Uncem per descrivere come si manifesta la contemporaneità nelle montagne italiane tra criticità, opportunità e nuovo protagonismo.
I dati
Secondo l’Istat in Italia i comuni totalmente montani oggi sono 3.471, pari al 43,4% del totale. Ospitano quasi 9 milioni di persone, circa il 14,7% della popolazione nazionale.
L’aumento del numero di ingressi nelle comunità montane, che oggi sono 387, è stato determinato in gran parte dal flusso dei migranti, ma soprattutto tra 2022 e 2023 molti cittadini italiani hanno fatto una scelta di vita, salendo verso le vette e contribuendo a ridurre il fenomeno della crisi demografica di questi comuni.
Vediamo più nel dettaglio. La fotografia scattata dal Rapporto mostra negli anni più indietro uno spostamento uniforme dal punto di vista geografico di 150 mila stranieri verso la montagna tra il 2009 e il 2013. Dal 2014 al 2018 si è verificato un rallentamento sia di cittadini stranieri (60 mila) sia di quelli italiani. Fino al vero e proprio risveglio della montagna nel quinquennio 2019-2023.
Dal punto di vista geografico, si rilevano differenze importanti tra le regioni settentrionali e centrali rispetto a quelle del Sud dove la crisi demografica persiste.
Le aree di montagna più gettonate e le motivazioni
Le regioni interessate maggiormente dall’aumento della popolazione ad alta quota son l’Emilia-Romagna (+46,7 per mille), la Toscana (+ 37 per mille), la Liguria (+ 32,16 per mille) e il Piemonte (+ 26,4 per mille).
Per gli italiani che hanno scelto la montagna, i motivi di soddisfazione sono l’aria pulita (67%), il contatto con la natura (65%), la tranquillità e la possibilità di godere del silenzio (50%) e il poter essere lontani dalla confusione cittadina (40%).
Valentina Colombo

Foto Uncem