Da oggi tra i siti nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco anche le domus de janas presenti nella regione sarda, soprattutto nel centro nord. Ecco l’elenco dei 17 siti archeologici e naturalistici.
Le domus de janas, presenti sul territorio sardo, entrano nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco. La decisione è stata ufficializzata a Parigi dove il comitato Unesco ha decretato l’iscrizione delle “case delle fate” tra i siti culturali e naturali di eccezionale valore universale. Con questo riconoscimento salgono a 61 i siti italiani iscritti nella lista in cui il nostro Paese è quello che ne conta di più.
Cosa sono le domus de janas
Le case delle fate sono tombe preistoriche ricavate nella roccia. Si tratta di manufatti che risalgono al Neolitico e all’Età del Rame e testimoniano una delle epoche più interessanti della antica civiltà sarda. Se ne contano circa 3.500, distribuite in tutta l’isola con particolare concentrazione nel centro-nord. Una parte, esattamente 210, sono decorate con simboli di credenze e pratiche rituali e rappresentano una testimonianza unica della civiltà prenuragica sarda.
Il riconoscimento dell’Unesco riguarda in particolare i monumenti ricompresi nel sito seriale “Arte e architettura della Sardegna preistorica. Le domus de janas”, curato dal Centro Studi Identità e Memoria (Cesim), con un gruppo di lavoro coordinato dalla professoressa Giuseppa Tanda. Questo percorso è cominciato nel 2018 coinvolgendo la Regione Sardegna, l’ufficio Unesco del ministero della Cultura e numerosi comuni sardi, con Alghero capofila.
Il risultato di un lavoro corale tra le istituzioni
“L’ingresso delle domus de janas nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco rappresenta un riconoscimento di straordinaria importanza per la Sardegna e per l’intera Italia, – ha detto la presidente della Regione Alessandra Todde. – Questo risultato è il frutto di un lavoro corale della Regione, del Ministero della Cultura, del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, della Rappresentanza italiana presso l’Unesco, del Cesim e dei comuni sardi coinvolti”.
La presidente Todde ha poi aggiunto: “Un traguardo storico che rafforza il senso di appartenenza delle nostre comunità e apre nuove opportunità di crescita: dallo sviluppo di un turismo culturale sostenibile alla creazione di occupazione, fino alla valorizzazione dei territori più interni e delle giovani energie locali. Con la loro diffusione capillare e la ricchezza simbolica di molti siti decorati le domus de janas testimoniano un’identità culturale profonda, oggi finalmente riconosciuta a livello internazionale”.
“Siamo molto soddisfatti perché l’inserimento delle domus de janas nelle liste del Patrimonio Mondiale Unesco è il tassello conclusivo di un percorso che ha finalmente dato alla storia antica della Sardegna l’importanza che merita”, ha affermato l’assessora regionale dei Beni Culturali, Ilaria Portas.
L’assessora Portas ha infine aggiunto che la Regione ha introdotto un finanziamento di 15 milioni per permettere ai Comuni di realizzare interventi che garantiscano la messa in sicurezza, l’accessibilità e la piena fruibilità dei siti riconosciuti dall’Unesco.
La lista delle domus Unesco in Sardegna
I siti archeologici e naturalistici inseriti nel progetto approvato dall’UNESCO sono:
1. Necropoli di Anghelu Ruju (Comune di Alghero)
2. Necropoli di Puttu Codinu (Comune di Villanova Monteleone)
3. Necropoli di Monte Siseri / S’Incantu (Comune di Putifigari)
4. Necropoli di Mesu e Montes (Comune di Ossi)
5. Necropoli di Su Crucifissu Mannu (Comune di Porto Torres)
6. Domus de janas dell’Orto del Beneficio Parrocchiale (Comune di Sennori)
7. Domus de janas della Roccia dell’Elefante (Comune di Castelsardo)
8. Parco dei Petroglifi (Comune di Cheremule)
9. Necropoli di Sant’Andrea Priu (Comune di Bonorva)
10. Necropoli di Sa Pala Larga (Comune di Bonorva)
11. Necropoli di Los Forrighesos (Comune di Anela)
12. Necropoli di Ispiluncas (Comune di Sedilo)
13. Necropoli di Mandras / Mrandas (Comune di Ardauli)
14. Necropoli di Brodu (Comune di Oniferi)
15. Necropoli di Istevene (Comune di Mamoiada)
16. Parco Archeologico di Pranu Mutteddu (Comune di Goni)
17. Necropoli di Montessu (Comune di Villaperuccio)
Valentina Colombo

Foto da pagina Facebook Visit Sardinia