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19 Novembre 2025 | Attualità

La solidarietà del ‘caffè sospeso’ in giro per il mondo

Il “caffè sospeso” è un’antica tradizione napoletana, risalente all’inizio del Novecento, nata nei caffè e nei bar della città campana. In tempi di difficoltà, soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale, era prassi che chi consumava un espresso al bar ne pagasse due: uno per sé e uno “sospeso”, destinato a chi non poteva permetterselo. Questo gesto anonimo di solidarietà rappresentava un piccolo ma significativo atto di generosità, offrendo la possibilità a chiunque ne avesse bisogno di ricevere gratuitamente una tazzina di caffè, mantenendo intatta la propria dignità.

Nel tempo la tradizione si è diffusa ben oltre Napoli, diventando simbolo universale di altruismo. La forza della tradizione partenopea ha ispirato numerosi progetti solidali in Italia e all’estero, reinterpretando il gesto in chiave contemporanea e adattandolo ad altri prodotti e servizi.

Il restyling del caffè sospeso in Europa 

Baguette suspendue (Francia)
In Francia, la “baguette suspendue” ha preso piede in città come Saint-Maur e altre zone urbane. Nelle boulangerie è possibile pagare due baguette: una viene consumata dal cliente, l’altra viene “sospesa”, messa da parte per chiunque non possa permettersela o recuperata da associazioni del territorio. L’iniziativa è stata proposta anche dal Consiglio Consultativo dei Giovani, che ha promosso il gesto fra commercianti e associazioni per estenderlo a livello locale.

Café suspendu (Belgio e Francia)
In Belgio e Francia il “café suspendu” è adottato da caffè e bistrot, permettendo di sospendere il caffè, un panino o una consumazione che sarà donata a chi lo richiede.

Uppskjuten (Svezia)
In Svezia, specie nelle grandi città, il formato “uppskjuten” permette di lasciare pagate consumazioni — spesso caffè, ma anche pasti — che saranno offerte a clienti in situazione di bisogno.

Pasto sospeso (Svizzera)
In Svizzera, nella regione del Canton Ticino, è nata l’iniziativa della “pasto sospeso” (pasto sospeso.ch), che consente ai clienti dei ristoranti convenzionati di lasciare un contributo per un pasto destinato a persone in difficoltà economica, distribuito tramite mense solidali e servizi sociali della zona.

Progetti solidali oltreoceano 

La tradizione si è diffusa ben oltre l’Europa, diventando simbolo universale di altruismo.

Suspended coffee (Stati Uniti e Regno Unito)
Nei paesi anglosassoni l’iniziativa prende il nome di “suspended coffee”, replicata da numerosi bar, in particolare nelle grandi città come Londra e New York. Spesso queste azioni sono promosse dalle organizzazioni non profit locali.

Café pendiente (Spagna, Sud America)
In Spagna e Sud America è nota come “café pendiente”: bar e caffetterie di Madrid e Buenos Aires offrono la possibilità di sospendere un caffè, bibite o cibo per chi è in difficoltà.

Empanadas sospese (Argentina e America Latina)
In alcune città dell’America Latina – in particolare in Argentina – è possibile donare un’empanada sospesa nelle panetterie o nei ristoranti tipici: chi vuole può lasciare pagata un’empanada che verrà poi offerta a clienti bisognosi o a persone in situazione precaria.

Café suspendu (Brasile)
Anche in Brasile il caffè sospeso viene promosso in alcuni bar e locali, che raccolgono offerte di caffè o colazioni da destinare a chi ne fa richiesta tramite la rete di associazioni solidali locali.

Solidarietà in evoluzione: pane, libri, medicine sospese

Negli ultimi anni, il modello si è esteso ad altri ambiti solidali:

Pane sospeso, pizza sospesa, farmaci sospesi, visite sospese: numerose città italiane, francesi e spagnole hanno adottato questi sistemi, permettendo di lasciare beni di prima necessità a chi ne ha bisogno.

“Libro sospeso” e “biglietto sospeso” nei teatri e nelle librerie, per incentivare cultura e spettacolo accessibili a tutti.

Di <a href="https://www.telepress.news/author/serena-campione/" target="_self">Serena Campione</a>

Di Serena Campione

Scrivo per Telepress dal 2021 e mi occupo di attualità, sociale e sostenibilità, enogastronomia ed eventi (spesso collegati alla mia regione di origine, ma non solo!) Pugliese di nascita, milanese di adozione da quattro anni. Dopo la laurea in comunicazione e il Master in Digital Communication alla 24Ore Business School entro nel mondo delle PR e media relations, seguendo aziende ed enti in svariati settori, tra cui: sociale, sostenibilità, food e tecnologia.

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