Non impedire l’installazione di un popup porno in un computer della scuola Kelly Middle School di Norwich, nel Connecticut, costa il posto alla supplente Julie Amero di 40 anni. Ma non solo. Rischia fino a 40 anni di carcere. I fatti risalgono al 2004, quando la donna insieme agli studenti in classe avrebbe visitato decine di siti porno. In giudizio, Julie Amero si è difesa affermando che uno spyware aveva condizionato l’uso del pc con immagini che continuavano ad apparire ininterrottamente sullo schermo. Il procuratore non è convinto dell’accaduto – nonostante un perito informatico chiamato in causa dalla difesa confermi la circostanza – e chiede perché la donna non abbia staccato la spina del computer. Si andrà in appello, ma la sentenza è attesa per il 2 marzo prossimo.
La supplente alle (porno)manovre di internet

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