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19 Novembre 2008 | Attualità

La telefonata di Berlusconi a Ballarò

Show di Silvio Berlusconi durante la puntata settimanale di Ballarò (Raitre). I temi toccati sono stati quelli più caldi: dal partito Democratico, alla situazione in Rai, alle dichiarazioni del leader de L’Italia dei valori Antonio di Pietro, ai sindacati, non dimenticando Alitalia e la crisi economica. Il premier si è lasciato andare, spiazzando il conduttore del programma Floris e colpendo con affermazioni pesanti Pierluigi Bersani, Guglielmo Epifani e Antonio Di Pietro per poi chiudere la conversazione brusacamente. Con una telefonata a sorpresa, il presidente del consiglio si è rivolto a Di Pietro che lo aveva accusato di essere un “corruttore politico”: “Lo invito, dopo queste accuse, a fare il suo dovere, deve andare dai magistrati e denunciarmi. Se non lo farà lui, lo farò io querelandolo per calunnia “. In merito alla questione Rai ha affermato : ” Non ho mai incontrato Villari. Non ho mai chiesto un appuntamento con l’onorevole Orlando. Mi era stato proposto da un onorevole di Fi ma ho rifiutato. E’ vero che nel 1994 ho chiesto di incontrare Di Pietro perché volevo fargli fare il ministro. Ma allora  non sapevo che da magistrato aveva messo in prigione tante persone innocenti. Quando l’ho saputo ho cambiato idea “. Nel suo intervento Berlusconi ha dato anche risposta a Bersani sulla possibilità di un lavoro bipartisan per aiutare le fasce più deboli: ” Mercoledì 26 novembre abbiamo in animo di presentare un pacchetto per vedere di rilanciare la situazione economica italiana. – ha spiegato il premier – Il signor Epifani e tutti gli altri sindacati saranno invitati per tempo. Prima di prendere le decisioni avremo un incontro, che durerà il tempo necessario, nella Sala Verde di Palazzo Chigi. Discuteremo con loro e accoglieremo le loro osservazioni riguardosi, come sempre, delle loro opinioni “. Sul mancato invito alla Cgil a un incontro sulla crisi economica, rivolgendosi a Epifani il premier ha detto: ” Si è fatto un incontro ma non a casa mia, e non per cena. Ero stato io stesso invitato, e fino a venti minuti prima non ne sapevo niente neanche io” . Epifani, presente in studio, ha replicato duramente, accusandolo di ritenere ” il più grande sindacato italiano irrilevante proprio quando si affrontano i temi della crisi “, e invitandolo a ” non aver paura del confronto con la Cgil “. Berlusconi a questo punto a perso le staffe e ha affermato:  ” Trovo fuori luogo queste affermazioni. La vita politica è fatta di molteplici incontri, quello di cui parliamo era uno dei tanti incontri non ufficiali. Mentre in incontri ufficiali molte volte la Cgil è stata invitata e non si è presentata. Avevate una precisa indicazione suggerita a lei dalla sinistra di far fallire la trattativa Alitalia. Non le permetto di fare dichiarazioni che non rappresentano la realtà. Non credo di avere bisogno della sua autorizzazione per incontrare alcuni protagonisti del mondo della politica e del lavoro. Chiederò a lui il consenso su tutto “. Con questa affermazione provocatoria, il presidente del Consiglio ha sbattuto giù il telefono senza garantire possibilità di replica al suo interlocutore.  

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