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12 Dicembre 2007 | Attualità

La Ue bacchetta l’Italia per troppa pubblicità: le reazioni

Dopo la lettera di avviso formale invita dalla Commissione europea all’Italia, accusata di avere troppa pubblicità in tv e di violare le norme della direttiva Televisione senza frontiere, Mediaset interviene respingendo le accuse .  “Mediaset ha sempre rispettato tutti i limiti pubblicitari, nazionali e comunitari – sottolinea in una nota il gruppo -. La lettera di messa in mora inviata oggi dalla Commissione Europea all’Italia si riferisce a conteggi errati basati su un’interpretazione arbitraria della realtà italiana. Inattendibilità che l’AgCom ha già contestato puntualmente con un documento ufficiale inviato nella primavera scorsa alla Commissione Europea”. La Ue afferma inoltre che le leggi italiane non considerano come spazi pubblicitari né le televendite né la presentazione dei propri programmi da parte delle reti televisive. Per Mediaset “l’Italia non era effettivamente allineata all’Europa. Ma la materia è stata sanata dal nuovo regolamento varato dall’Agcom , inviato già da giorni alla Ue per competenza, e pubblicato proprio oggi sul sito dell’Autorità. Anche a questo nuovo regolamento, come suo costume, Mediaset si atterrà pienamente”. Il gruppo si dichiara sorpreso “che la Ue non abbia tenuto in alcun conto un atto ufficiale di una Autorità nazionale che regolarizza la materia. Insomma, l’Europa ha preso un abbaglio “. Pietro Folena, presidente della commissione Cultura della Camera, afferma che “la messa in mora da parte dell’Unione europea riguardo i limiti pubblicitari può essere la prima di una lunga serie”. Secondo Folena ” a quella odierna potrebbero presto aggiungersi le procedure di infrazione riguardo la concentrazione del mercato televisivo e pubblicitario, in base alla legge Gasparri, così come la stessa commissaria Reding ha annunciato. E’ urgente quindi che il ddl Gentiloni venga messo in calendario e approvato al più presto”.

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