L’odissea legata alle trattative tra Microsoft e Yahoo! per l’acquisizione di quest’ultimo da parte di Bill Gates è giunta al termine, l’esito non è stato quello auspicato dalle borse e dal mercato. Il rifiuto da parte del gigante di Redmond è arrivato dopo l’ennesimo round tenutosi a Seattle che ha visto il ritiro ufficiale dell’offerta ; i principali azionisti della società californiana sono furiosi per la mancata conclusione di un accordo che attribuiva all’azione di Yahoo! un valore (33 dollari) superiore di oltre i due terzi a quello registrato dal mercato a fine gennaio, prima dell’offerta Microsoft (18,58 dollari). La mancata risoluzione dell’affare lascia l’amaro in bocca a entrambi i contendenti: per Yahoo! è prevista infatti una caduta del suo prezzo in borsa e un sempre più dubbio ripiego sul motore di ricerca Google, l’unico con una capacità finanziaria adeguata, per un’alleanza alternativa a quella con Microsoft. Il colosso informatico Microsoft risentirà ancora di più della crisi dei software per computer locali, dovuta all’inarrestabile espansione di internet e nonostante le dichiarazioni dell’amministratore delegato Steve Ballmer, che sosteneva di poter fare a meno di Yahoo! e di poter perseguire strategie aggressive su internet in modo autonomo, non vi sono state brillanti innovazioni. Gli analisti rimangono comunque fiduciosi e prevedono entro i prossimi giorni l’annuncio di una possibile intesa tra Google e la società fondata di Jerry Yang e David Filo . “Nonostante i nostri migliori sforzi, incluso l’aumento dell’offerta di circa cinque miliardi di dollari, Yahoo! non e’ apparsa disponibile ad accettare. Dopo un’attenta considerazione, riteniamo dunque che le cifre richieste da Yahoo! non abbiano senso per noi ed ed è nel migliore interesse di Microsoft, dei suoi azionisti e dei suoi dipendenti di ritirare la proposta”, ha spiegato Steve Ballmer. Yahoo ha così commentato: “Lasciataci alle spalle la proposta non richiesta di Microsoft, ora possiamo concentrare tutte le nostre energie sull’attuazione della più importante transizione della nostra storia , in modo da dare il massimo al nostro potenziale a beneficio di azionisti, dipendenti, alleati e utenti” Secondo il Wall Street Journal, la web-company avrebbe già attivamente voltato pagina: sarebbero già attive le trattative per una possibile fusione con Aol , che darebbe a Time Warner una quota quasi pari al 20% nel portale di Sunnyvale, in California, e che valuterebbe Aol circa 10 miliardi di dollari. Per l’amministratore delegato di Yahoo Jerry Yang il vantaggio di un’operazione di questo genere rispetto all’accordo con Microsoft sarebbe soprattutto il mantenimento dell’indipendenza della società e della propria posizione all’interno del gruppo di cui è cofondatore.
L’accordo Microsoft-Yahoo! non si farà

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