Via libera definitivo della Camera al decreto Sviluppo bis. Il provvedimento, su cui ieri è stata votata la fiducia è stato approvato con 261 voti favorevoli, 55 contrari e 131 astenuti. Ad astenersi, come già accaduto al Senato, è stato il Pdl. L’Agenda digitale dunque è legge. Il primo, nel governo a commentare l’approvazione è stato il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera. “Ce l’ha fatta il Governo, ce l’ha fatta il Parlamento: un decreto sicuramente complesso e molto importante. Un tassello di un ampio lavoro, che riguarda l’agenda digitale, le nuove imprese, le infrastrutture, la concorrenza nelle assicurazioni” . “Un lavoro di tanti che è durato più di un anno, un lavoro fatto con il Parlamento e le imprese, confrontandoci – ha sottolineato – con il meglio di quello che si fa in Europa”. Passera si è soffermato sulla disciplina delle nuove imprese innovative, contenuta nella legge, sulle start up, anche in questo caso nel confronto con le imprese, le forze sociali e le esperienze europee ” per rendere l’Italia più amica delle start up” . “Un lavoro di anni sta poi a monte delle misure sull’agenda digital e – ha concluso Passera – C’è la volontà di sbloccare procedure che hanno che fare con la vita dei cittadini, ma anche di facilitare il lavoro delle pubblica amministrazione, sopratutto nei settori della scuola, della sanità, delle amministrazioni comunali”.
L’Agenda digitale è legge

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