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20 Aprile 2012 | Attualità

L’Anica guarda i numeri del cinema

La produzione cinematografica italiana ha i numeri a posto, ma si trova di fronte a un mercato in difficoltà e in trasformazione .E’ questo il primo elemento che è emerso dall’esposizione dei dati 2011 della produzione italiana, presentati dal direttore generale per il Cinema, Nicola Borrelli e dai presidente dell’ Anica , Riccardo Tozzi.   I film prodotti nel 2011 sono stati 155, 13 in più rispetto all’anno precedente e anche l’i nvestimento da capitali italiani è stato abbastanza stabile rispetto al 2010, toccando quota 333 milioni di euro . Importante il contributo pubblico e soprattutto quello relativo alla norma del tax credit che ha portato alla produzione una cifra intorno ai 68 milioni di euro (21%) che, sommati al contributo pubblico tradizionale (28 milioni di euro), porta a un investimento complessivo dello Stato per il cinema di 96 milioni di euro, ovvero il 29% degli investimenti italiani complessivi.   Problematica la programmazione di cinema italiano nelle televisioni, sia generaliste che satellitari e digitali : le sole 34 prime visioni di cinema nazionale in tv nel 2011, e una quota intorno al 20% di programmazione di pellicole italiane su Sky, contro il circa 40% di quota nazionale in sala, sono gli elementi critici su cui lavorare.

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Le testate internazionali dedicano ampio spazio all’Italia nelle ultime 48 ore, concentrandosi prevalentemente su questioni economiche, giudiziarie e di sicurezza. L’autorità antitrust italiana ha inflitto una sanzione da 98,6 milioni di euro ad Apple per presunte violazioni della concorrenza legate alla funzionalità App Tracking Transparency, accusa che la società californiana respinge fermamente annunciando ricorso. Sul fronte della politica estera, il ministro della Difesa Guido Crosetto conferma l’intenzione di Roma di mantenere una presenza militare in Libano anche dopo il ritiro programmato della missione UNIFIL per fine 2026, suscitando attenzione nei media mediorientali e internazionali. In ambito giudiziario, la procura di Milano archivia le indagini sui presunti sorvoli di droni russi sul Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea a Ispra: l’inchiesta rivela che i 21 allarmi registrati tra marzo e maggio erano falsi positivi causati da interferenze radio. Infine, il Senato italiano si appresta a votare la legge di bilancio 2026 tra tensioni nella maggioranza e polemiche sugli emendamenti dell’ultimo momento, con l’approvazione finale prevista entro fine anno.