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16 Settembre 2009 | Attualità

L’Aquila e tutto il resto, Berlusconi: “Siamo circondati da farabutti”

Tutto come da copione. La puntata di ieri sera di Porta a Porta, che ha causato lo spostamento di Ballarò (Raidue) e Matrix (Canale 5) , è stata teatro di un lungo monologo di Silvio Berlusconi. ‘L’Aquila e tutto il resto’, recitava lo schermo alle spalle di Bruno Vespa e del Premier. ‘Tutto il resto’, dopo i primi 45 minuti dedicati alla ricostruzione in Abruzzo, è coinciso con un monologo del Presidente del Consiglio sullo spinoso argomento della libertà di stampa e di informazione. RAI Nonostante l’arena messa a sua disposizione, Berlusconi ha tenuto a chiarire che avrebbe preferito registrare alle cinque del pomeriggio e guardare il Milan (match di Champions contro il Marsiglia) e che ” la Rai, pagata con i soldi dei cittadini, è l’ unica azienda televisiva al mondo che attacca una sola parte politica , la maggioranza di governo” . Tutte le trasmissioni di informazione, da Annozero a Ballarò a Report , ” contro la mia parte politica e contro di me” . “Io ormai non guardo nemmeno più la televisione, perché per la Rai sembra che Berlusconi sia diventato il simbolo di ogni male. Ma gli italiani lo sanno e, per questo, mi assegnano il 68,4% del consenso”. E per ciò che concerne le sue reti, ha incalzato ” se si riuscisse a individuare una serie di trasmissioni o azioni di attacco politico sulle reti Mediaset, allora si potrebbe dire che c’è un conflitto d’interesse per il premier. Mediaset tratta tutti allo stesso modo , quindi si tratta di accuse comiche “. STAMPA Stesso trattamento riservato alla carta stampata, ” l a manifestazione per la libertà di stampa che la sinistra promuove è veramente il contrario della realtà : s iamo circondati nella stampa, nella tv, nella politica da troppi farabutti “, ha affermato. ” Dire che in Italia c’è un pericolo per la libertà di stampa – dimostra secondo il Cavaliere – uno spirito antiitaliano “, significa “diffamare la stampa e la democrazia” . ” Tutti i cittadini italiani di buonsenso credo che condannino questo atteggiamento delinquenziale nei confronti degli interessi di tutti noi e si sappiano regolare nell’orientare le loro letture “.  REPUBBLICA Berlusconi è poi tornato sulla questione della querela a Repubblica: ” Ho fatto un ricorso alla magistratura civile, chiedo i danni per affermazioni false nei miei confronti, e li verserò all’Istituto San Raffaele. E’ il minimo che potessi fare dopo cinque mesi di attacchi da un superpartito, con un editore svizzero e un direttore dichiaratamente evasore fiscale “. Vespa prova ad interromperlo: ” Mauro dice che non è vero “, ma Berlusconi insiste: ” Lei ha un gran senso dell’umorismo, ma è delinquenziale parlare di attentato alla libertà di stampa. Denunciare quella testata era il minimo che potessi fare”. FINI Il rapporto con il presidente della Camera, ch e ieri ha querelato Vittorio Feltri per un editoriale pubblicato su Il Giornale , non è problematico, ha assicurato Berlusconi. ” Ci sono due concezioni diverse in campo. Io vedo i partiti come movimenti che devono organizzarsi nei momenti elettorali. Per Fini e i professionisti della politica – e io non lo sono – il partito deve discutere le decisioni che devono essere prese dal governo. Due concezioni diverse, ma nessun problema con Fini “. UDC Diversa la questione con l’Udc ” Non c’è stato da parte mia nessun dialogo con Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa” , l’Udc “f a parte del Ppe e mi parrebbe logico e conseguente che si alleasse con noi, mentre fa calcoli di convenienza con la sinistra nelle regioni rosse solo per avere assessori e fette di potere”. OPPOSIZIONE ” I signori della sinistra sono dei vetero comunisti. Erano, sono e saranno dei vecchi comunisti. D’Alema è uno stalinista che è lì da 40 anni “, ha affermato Berlusconi, rispondendo all’obiezione di Vespa che si chiedeva se è corretto parlare del Pd usando l’appellativo ‘comunisti’. “S erve un cambiamento generazionale “, ha incalzato, definendosi “i l più giovane: non è l’età che fa l’innovazione. E’ il cervello”.

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