Secondo recenti ricerche il popolo che dominava il Centro Italia prima dei Romani allineava i monumenti guardando il cielo
Si è svolto in Sicilia dal 12 al 17 novembre 2024 il XXXI Meeting internazionale della Società Europea di Astronomia Culturale (SEAC). All’evento promosso dall’Istituto di Archeoastronomia siciliana (IAS) hanno partecipato oltre 70 studiosi, che si sono ritrovati al Monastero dei Benedettini dell’Università di Catania, per le giornate di confronto teorico, e poi al parco archeologico della Valle dei templi di Agrigento e al museo della Badia di Licata, per alcune visite speciali.
Tra i vari studi presentati si è fatto notare il ‘Progetto Tarquinia‘ dell’Università Statale di Milano. Secondo i primi risultati, anche gli Etruschi avrebbero costruito i loro templi secondo precisi allineamenti celesti. Fra le maggiori evidenze di questa teoria la disposizione dell’Ara della Regina di Tarquinia (IV secolo a.C.), rivolta verso il sorgere del Sole in corrispondenza del probabile capodanno etrusco, intorno al 10 marzo.
Di solito “gli Etruschi orientavano le facciate dei loro edifici sacri in modo che fossero illuminate tutti i giorni dell’anno dalla luce solare”, ha spiegato l’archeo-astronomo Giulio Magli del Politecnico di Milano, che collabora al Tarquinia Project insieme agli etruscologi Giovanna Bagnasco e Antonio Pernigotti dell’Università Statale, sempre di Milano. L’Ara di Tarquinia, invece, era orientata verso l’alba, in modo che i raggi del sole potessero attraversarla tutta “come un possibile simbolo di rinascita”, ha precisato lo studioso.
Il progetto Tarquinia procede e promette di portare nuovi risultati in termini di archeoastronomia. L’obiettivo principale, al momento, è quello di misurare l’orientamento di tutti i templi etruschi in Italia (circa cinquanta), così da creare un database ed estrapolare nuove deduzioni. Dall’orientamento dell’Ara di Tarquinia, ad esempio, è derivata l’idea che proprio nella cittadina patrimonio dell’Unesco fosse stato inventato il calendario etrusco. Al momento è solo un’ipotesi, ma certo il legame fra cielo e terra era per la civiltà etrusca molto rilevante.