La prima rete in Italia basata su tecnologia Hyperian consente in due regioni il collegamento a internet fino a 6 Mbps. Una soluzione per i posti in cui non arriva l’Adsl, ma anche qui ci sono limitazioni. La tecnologia Hyperian si basa su collegamenti radio a 5 GHz che hanno bisogno di vedersi. Cioè il trasmettitore e il ricevitore non devono avere tra loro ostacoli. Sul piano teorico dunque è più funzionale in luoghi con piccole case che in una grande città. Ngi, internet service provider controllato al 79,6% da I.net, ha lanciato il servizio Eolo basato su questa tecnologia. L’azienda spiega che sta realizzando una propria rete composta da diversi ripetitori radio che diffondono il segnale sul territorio. Non viene utilizzato nessun tipo di cavo telefonico e nemmeno l’utente finale ne ha bisogno. Sul piano pratico il funzionamento è come quello del Wi-fi, con una tecnologia diversa. La distanza massima tra il ricetrasmettitore collettivo, quello installato ad esempio su un palazzo da Ngi, e il ricetrasmettitore dell’utente è di circa venti chilometri. Come dicevamo il collegamento tra i due ricetrasmettitori deve essere ottico, o quasi, un po’ come avviene per il satellite. Analogamente a quest’ultimo è necessario installare una piccola parabola sul tetto o sul balcone. I costi variano in funzione della velocità di collegamento. Il costo base è di 319 euro all’anno per 2 Mbps non garantiti. L’antenna è concessa in comodato gratuito. L’installazione si fa da soli oppure costa 95 euro. A nostro avviso una soluzione relativamente poco onerosa, ma complessa, adatta solo a situazioni particolari per ragioni tecniche di collegamento, da considerare quando non ci sono alternative. In particolare l’elemento positivo è la mancanza di un segnale di ritorno, cioè di una linea telefonica come è necessario invece con internet via satellite.
Larga banda senza fili con Eolo, in Lombardia e Piemonte. Per adesso

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