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27 Aprile 2025 | Attualità

L’Arte rigenera la vita al Padiglione Italia di Expo 2025 

E’ iniziato il 13 aprile a Osaka l’edizione del 2025 dell’Expo, l’esposizione universale organizzata organizzata dal Bureau international des Expositions e durerà fino al 13 ottobre. Presente anche l’Italia con il Padiglione progettato dall’architetto Mario Cucinelli.

“L’Arte Rigenera la Vita” è il tema del Padiglione Italia con una moderna interpretazione della Città Ideale del Rinascimento, con il suo teatro, i portici, la piazza e il giardino all’italiana, luoghi tipici dell’identità urbana e sociale dell’Italia. Come Spiega Mario Cucinelli ideatore del progetto “la Città Ideale sarà un hangar, costruito in legno, del sapere e del pensare con le mani: un luogo che racconterà al mondo la nostra cultura, le nostre eccellenze, le nostre arti, le nostre imprese, i nostri artigiani. Ma anche il nostro territorio, fatto di tanti territori, così diversi fra di loro, eppure legati da radici profonde – che si perdono nel tempo – e dalla medesima volontà di guardare al futuro. Un tessuto vivo che non è solo sequenza di città grandi, ma di borghi, musei, paesaggi e foreste, colline, laghi, fiumi”.

La struttura del padiglione 

Il fulcro del progetto sarà un Teatro in legno, immersivo e multisensoriale: metterà in scena suoni, movimenti, colori. Una macchina scenica che si apre su una piazza: come una grande bottega all’aperto sarà il luogo di scambio per antonomasia, dove la cultura del bello, del pensare con le mani, della genialità e dell’innovazione italiani, avranno modo di intrecciarsi. E poi, sul tetto del padiglione, ci sarà un giardino all’italiana: rielaborazione contemporanea del classico elemento del labirinto, è progettato su un disegno preciso, geometrico, abbellito da sculture, fontane, con piante e un percorso che lo attraversa tra naturale e artificiale, bilanciando l’originalità organica della vita con il disegno razionale dell’uomo.Lo spazio sarà rigenerativo e adattivo, luogo in cui le persone potranno trovare una nuova dimensione di relazione; sarà una città modello di scambi sociali, economici e culturali; laboratorio di genialità, arte e innovazione. Una città inclusiva e sostenibile, dove centrali saranno le persone e il loro “pensare con le mani”, l’occasione per presentare al meglio ciò che l’Italia sa fare e produrre, alla ricerca di un nuovo equilibrio fra uomo e natura.

Un padiglione realmente sostenibile

Per la realizzazione del Padiglione, che avverrà in collaborazione con le imprese giapponesi, saranno favoriti l’origine naturale dei prodotti, la filiera corta, il contenuto di riciclato, l’assenza di ingredienti tossici e la disponibilità di certificazioni.Il Padiglione, una volta terminato il suo ciclo di vita, diventerà miniera di materiale: ogni suo singolo elemento ha caratteristiche (materiche, di design, tecnologiche, ecc.) che gli permetteranno di trasformarsi in maniera naturale senza subire successive lavorazioni, per potersi adattare a nuove esigenze. Al termine dell’esposizione questo “laboratorio Italia” dovrà diventare un archivio da mettere in mostra, una banca dati di best practice, brevetti, opere, idee sostenibili, collaborazioni tra intelligenza umana e intelligenza artificiale, modelli di integrazione, di partnership commerciali tra aziende e accordi tra paesi, perché l’arte rigenera la vita.

Le opere d’arte ospitate

Nelle varie aree della struttura saranno esposte opere d’arte come per esempio la scultura l’Atlante Farnese, nell’ideale punto di attraversamento dell’intero Padiglione, tra le aree espositive dell’Io (l’individuo), Noi (la società), il Territorio e Spiritualità (quest’ultima la sezione della Santa Sede, per la prima volta ospite del padiglione italiano, nell’anno giubilare). Proprio la zona dedicata alla spiritualità ospiterà La Deposizione di Cristo di Caravaggio. E ancora quattro disegni del Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci, esposti a rotazione per tutta la durata di Expo. Dal 1637 proprietà della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, i fogli del Codice arrivano in Giappone grazie alla collaborazione con il Comune di Milano, che ha realizzato il progetto “Milano e Leonardo” per valorizzare l’eredità di Leonardo Da Vinci a livello internazionale. Il Ritratto di Ito Mancio dipinto nel 1585 da Tintoretto – scoperto di recente, raffigura un principe del Kyushu che fu il leader di una delegazione di quattro giovani nobili nipponici inviata in Europa dal Padre Visitatore gesuita Alessandro Valignano – invece, dialogherà con l’aereo di Arturo Ferrarin, che nel 1920 volò tra Roma e Tokio per 18.000 chilometri in 109 ore.

di Sara Giudice

padiglione Italia

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