Sono diventate ormai parte del linguaggio comune, informale e non, ma forse non tutti sanno che la loro nascita risale addirittura a 25 anni fa. Era il 19 settembre del 1982 quando il professore Scott E. Fahlman dell’Università Carnegie Mell utilizzò per la prima volta i due punti seguiti da un trattino e una parentesi a creare il primo e più famoso smiley, o emoticon, :-). Da allora le celeberrime faccine sono cresciute e si sono moltiplicate ma il principio rimane sempre lo stesso: esprimere con un’immagine stilizzata l’emozione che si intende associare alla frase. E, a differenza delle abbreviazioni puntate tanto care ai giovani che fanno storcere il naso ai puristi della lingua, i vari t.v.b e t.v.t.b, le emoticons hanno trovato l’approvazione dei linguisti che le ritengono un modo divertente e preciso per esprimere sentimenti che sarebbero altrimenti difficili da comunicare.
Le emoticons spengono 25 candeline

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