Terremoto nella redazione del quotidiano Le Monde , uno dei più importanti di Francia. La maggioranza dei caporedattori del giornale ha presentato le dimissioni per contestare ” importanti disfunzioni ” e un'” assenza di fiducia e comunicazione ” con la direttrice Natalie Nougayrède. Alla base della protesta, che vede dimettersi sette redattori capo su undici , ci sono disaccordi e conflitti irrisolti. “Da diversi mesi abbiamo inviato molti messaggi d’allerta per segnalare importanti disfunzioni, come anche l’assenza di fiducia e comunicazione con la direzione, cosa che ci impedisce di svolgere il nostro ruolo “, scrivono i sette dimissionari, in una e-mail rivolta a Natalie Nougayrède e a Louis Dreyfus, direttore editoriale. Tra i principali motivi di attrito, la futura formula cartacea, inizialmente prevista per questa primavera ma poi rinviata a settembre. Ma le divisioni riguardano anche la versione su tablet e i piani di mobilità interna, che coinvolgono 57 posti di lavoro . La maggioranza dei redattori capo già minacciò di sbattere la porta lo scorso autunno. Nonostante la fronda interna, la Nougayrède ha pubblicato un editoriale per difendere il giornale dagli attacchi del leader del Front de gauche, Jean-Luc Mélenchon. In un post, il tribuno dell’estrema sinistra ha messo all’indice i giornalisti di Le Monde , escludendoli dai suoi comizi e chiedendo ai militanti di ” vigilare ” su di loro ed eventualmente ” filmarli “. Un modo per protestare contro la linea del giornale che non è di suo gradimento. Parole che hanno suscitato sconcerto e indignazione.
Le Monde, dimissioni di massa in redazione

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