La Bbc ha ricevuto quasi 250 tra e-mail e telefonate di protesta dopo la messa in onda della prima puntata completamente interpretata da attori anglocaraibici, la scorsa settimana. A rivelarlo è stato un rappresentante del network britannico. La maggior parte delle rimostranze riteneva inappropriata la messa in onda dello show , soprattutto per una televisione pubblica, mentre per alcuni spettatori non sarebbe stato necessario menzionare le violente rivolte razziali degli anni cinquanta a Notting Hill. “ Non è strano per EastEnders dedicare un intero episodio alla storia di un singolo personaggio, e questa è stata una di quelle occasioni – ha affermato il network in un comunicato – Ci sono stati molti episodi all white nei ventiquattro anni dello show , e non crediamo ci siano motivi validi perchè non si dovesse includere un episodio all black” . La puntata incriminata, quella del 24 febbraio, ha comunque riscontrato i favori del pubblico, con un share del 36% e circa 8,5 milioni di telespettatori. E, senza voler attribuire alla tv (nemmeno a quella pubblica) il tanto complicato ruolo di coscienza sociale di un paese, ci si chiede se sia così assurda, in una serie che vorrebbe rappresentare l’eterogenea società britannica contemporanea, la mera citazione di uno degli episodi chiave per la problematica razziale nell’Inghilterra del ‘900. Ci si chiede perchè il rifiuto, per quanto minimo, venga proprio dalla base degli utenti. Se non si riesce a convivere (e ad analizzare, seppur spicciamente in questo caso) le proprie idiosincrasie, tanto vale ammutinare ogni tentativo di fare tv con dei contenuti. E lasciarsi stordire dal razzismo multiforme e sotto-traccia dell’intrattenimento via tubo catodico.
Le proteste per EastEnders all black su Bbc

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