Alla Design Week di Milano gli appassionati hanno potuto vivere un’esperienza immersiva per conoscere la storia degli ambiti giocattoli
Il mondo del marketing regala spesso spunti interessanti alla Design Week di Milano. Quella che si è appena conclusa ha visto, fra le altre iniziative, uno spazio dedicato alle sorpresine degli ovetti Kinder, golosità che da 50 anni deliziano i bambini italiani e non solo.
All’interno del Kinder Sorpresa Design Studio, in via Novi – Zona Porta Genova, è stato possibile scoprire come nascono questi piccoli oggetti del desiderio e rivedere i più iconici. Grazie a un Photo booth innovativo, ogni ospite ha potuto sperimentare l’emozione di trasformare se stesso in una sorpresa Kinder®. Grazie all’unione di tecnologia e creatività il pubblico ha potuto compiere un viaggio dietro le quinte della creazione dei piccoli premi, dall’idea alla realizzazione finale, e provare l’emozione di diventare una sorpresa in versione avatar.
Le sorpresine sono un’icona nata nel 1974 e in continua evoluzione. In oltre 50 anni ne sono state create 17mila, tutte conservate nell’archivio Ferrero. Ogni giorno ne viene ideata una nuova per un totale che supera le 300 all’anno: una vera sfida alla creatività e alla capacità di realizzazione, che deve essere semplice e sicura al tempo stesso.
Da piccola gioia, inoltre, le sorpresine si sono trasformate in oggetto da collezione, anche grazie alle serie che nei decenni si sono susseguite: le figurine in metallo degli anni ’70, quelle dipinte a mano degli anni ’90 (Tartallegre, Happypotami, Coccodritti), gli animali Natoons e i supereroi contemporanei. In tutto nel mondo si registra più di un milione di collezionisti.
di Daniela Faggion