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7 Febbraio 2025 | Attualità

L’eccellenza del made in Italy nei settori chiave

Il rapporto di Fondazione Symbola fotografa i numerosi primati italiani in diversi settori strategici. Una sintesi perfetta tra innovazione e tradizione, coesione sociale e competitività.

L’Italia viene spesso celebrata per il suo patrimonio culturale e storico e si afferma oggi come una delle più importanti economie globali grazie a una combinazione unica di tradizione, innovazione e sostenibilità. Il recente rapporto “L’Italia in 10 selfie 2024”, elaborato dalla Fondazione Symbola in collaborazione con Unioncamere e Assocamerestero, mette in evidenza i numerosi primati italiani in diversi settori strategici.

L’Italia è la seconda economia al mondo per varietà di beni esportati, superata solo dalla Cina. I prodotti italiani, apprezzati per la loro qualità, spaziano in tutti i settori, e il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha affermato quanto il sostegno alle piccole e medie imprese è cruciale per consolidare questo primato.

Un primato importante, che posizione l’Italia come il primo Paese del G7, è la produzione di acciaio sostenibile, grazie a un processo di decarbonizzazione che ha portato l’86% della produzione a essere realizzata con il ciclo a forno elettrico. Inoltre, l’industria italiana si distingue per il riciclo: con un tasso del 91,6%, si tratta del Paese europeo più virtuoso nel trattamento dei rifiuti speciali e urbani, ben al di sopra della media UE del 57,9%.

Con quasi 4 milioni di tonnellate prodotte l’anno, l’Italia è anche il primo produttore mondiale di pasta. Di questa, oltre il 60% viene esportato, con i principali mercati di destinazione situati in Europa. Il settore è anche un esempio di sostenibilità: dal 2013, i consumi idrici sono stati ridotti del 20%, le emissioni di CO2 del 21%, e il 95% dei rifiuti viene recuperato.

Anche nel settore del design l’Italia guida l’Europa, con un fatturato in crescita del 27,1% tra il 2021 e il 2022, quasi il doppio rispetto alla media europea. La cultura e la creatività generano un valore aggiunto di 104,3 miliardi di euro, dimostrando come arte e innovazione siano profondamente intrecciate nel DNA italiano.

Rispetto al settore farmaceutico, il Bel Paese ha raggiunto un livello record nel 2023, con una produzione di 52 miliardi di euro, di cui oltre 49 miliardi destinati all’export. Nonostante l’aumento dei costi, l’Italia continua a crescere, posizionandosi come leader mondiale per l’export farmaceutico.

Fonte foto: Rapporto Symbola

di Antonietta Vitagliano

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