Huawei, colosso cinese dell’hi-tech, apre un centro di ricerca a Milano. La concorrenza diviene una possibilità per la competenza italiana. Arrivano i cinesi. E cercano l’eccellenza italiana. Huawei, gigante asiatico che opera nel campo delle telecomunicazioni, ha deciso di aprire a Segrate il suo centro mondiale per lo sviluppo delle tecnologie senza fili a microonde. La compagnia è convinta che gli ingegneri formati al Politecnico di Milano siano tra i migliori del mondo e, invece di chiamarli in Cina, li cerca e li assume nel loro paese d’origine. La delocalizzazione diviene così ricerca dell’eccel- lenza e costituisce un’opportunità di emergere per le migliori menti italiane. Una tendenza nuova che fa da contraltare alle scelte dei concorrenti europei (Nokia e Alcatel), che fuggono da un’Italia in crisi. L’alto livello di specializzazione, però, a lungo termine paga. Huawei, che a differenza di Nokia e Alcatel è in crescita, sembra averlo capito e scommette sulla competenza tricolore.
L’eccellenza è tricolore

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