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28 Gennaio 2011 | Attualità

L’Egitto chiude web e sms contro la rivolta

L’Egitto prova a bloccare il sistema delle telecomunicazioni per limitare l’insorgere della rivolta popolare che sta mettendo in pericolo il governo del paese. In tutto il territorio egiziano, a partire da questa mattina, è impossibile mandare sms e accedere a internet. “E’ la prima volta che accade un blocco globale di questo tipo ” , ha detto Raoul Chiesa, membro dell’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (Enisa) e del comitato direttivo dell’ Associazione italiana per la sicurezza informatica (Clusit). Un vero e proprio blackout della comunicazione che mira a stroncare le proteste contro il presidente Honsi Mubarak, al potere dal 1981. Le proteste sono divampate dopo il successo, almeno estemporaneo, della rivolta in Tunisia, e il web, con Facebook e Twitter in testa, è stato il mezzo più sfruttato per diffondere informazioni e organizzare le manifestazioni.

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