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23 Febbraio 2009 | Attualità

Letizia Moratti sull’Expo a Che tempo che fa

Abbandonati i rigidi tailleur stile Margaret Thatcher e i maglioncini della nonna in cachemire, il sindaco di Milano Letizia Moratti si è presentato ieri sera a Che tempo che fa con un look completamente rinnovato grazie ad una giacca di pelle nera stile Grease e ad una sottile camicetta di seta bianca. Il sorriso rassicurante e deciso ha fatto poi il resto. L’intervista di Fabio Fazio parte ponendo subito alcune domande sull’Expo , la cui realizzazione è stata messa in dubbio da molti italiani a causa della crisi economica che coinvolge il mondo intero: “ Si farà ”, domanda candidamente Fazio. “ Si farà, si farà, il presidente del Consiglio e il ministro dell’Economia hanno confermato l’impegno. Si tratterà di farlo bene. Vede io sono un’ottimista: sono arrivati 8,5 miliardi di euro, ne mancano 2,5 … Con più verde, con una migliore qualità della vita, con nuove professioni, 70 mila nuovi posti di lavoro, valorizzando le bellezze cittadine… Faremo delle cose bellissime, avremo 7 mila eventi, culturali e sportivi di portata mondiale ” e riguardo ai grattacieli aggiunge “ Ognuno può pensare quello che vuole, intanto è un progetto che abbiamo ereditato, non farlo avrebbe significato pagare una penale. Non è un brutto, gli architetti si sono ispirati a un progetto che Leonardo aveva fatto per la cupola del Duomo. E poi le cose nuove non hanno mai critiche positive, basta pensare a Picasso ”, rassicura il sindaco, mentre il presentatore ironizza ricordandole che se il progetto di Leonardo non fu realizzato, un motivo ci deve essere stato. Poi Fazio parla delle proteste cittadine nella Milano delle trasformazioni e chiede al sindaco se l’operato dell’amministratore sia tangibile o meno: “ Diciamo che dipende da cosa si intende per amministrare: se si parla di poteri speciali, si tratta di trovare un equilibrio, in questo senso i percorsi sono lunghi, ma il federalismo fiscale aiuterà ad accorciare . Anche se penso che sia giusta la condivisione e il confronto con la città, a rischio di perdere tempo, io non sono per la dittatura ”, risponde la Moratti, porgendo su un piatto d’argento la facile battuta a Fazio che replica: “ Be’, lo faccia sapere in giro allora che non è per la dittatura ”. Si passa poi alle ronde: “ Non sono per la giustizia fai da te, capisco che le istituzioni devono dare risposte come certezza della pena e leggi più severe. Io non sono per le ronde dei cittadini, ma qui parliamo di associazioni autorizzate. Milano ha già fatto esperimenti di questo tipo, come gli ex poliziotti, i City Angels ”, mentre riguardo alla decisione di mandare via Sgarbi: “Pensavo che potesse portare grandi mostre, ma lui era orientato su altro. Speravo che durasse tutta la legislatura, ci ho provato, ma non ci sono riuscita ”.

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