Contenuta, ma pur sempre di flessione si tratta. Il mercato dei personal computer in Europa Occidentale, lo dicono i dati resi noti da Gartner, chiude il primo trimestre 2012 in calo del 3,1% rispetto a un anno fa, con un consuntivo di 15,5 milioni di unità . Dal rapporto della società di ricerca si evince anche immediatamente lo stato di salute del comparto nei singoli Paesi. E cioè buono nel Regno Unito e in Germania, negativo ma con segnali di ripresa in Francia e invece pessimo in Italia, Grecia, Portogallo e Spagna .Dal punto di vista dell’utente, la causa dell’ulteriore rallentamento di domanda è assai chiara agli occhi degli analisti: i consumatori privati hanno spostato l’attenzione su prodotti alternativi al pc, quali smartphone e tablet , e la moderata crescita delle vendite di prodotti professionali dovuta alla sostituzione dei vecchi modelli con quelli nuovi equipaggiati con Windows 7 non è bastata a invertire la tendenza al ribasso. Che nel comparto consumer si è concretizzata con una frenata a volumi del 3,8%. Di segno negativo anche il dettaglio di notebook e netbook (-5,1%) mentre per i desktop si registra una timidissima risalita (+0,3%).
L’Europa dei pc è in crisi

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