L’Europa investirà un miliardo nella ricerca sul grafen e, il materiale che per molti sarà la ” plastica del XXI secolo “, con un grande progetto che coinvolge istituzioni di diciassette Paesi. L’Italia è due volte in prima linea. Con il Cnr e, dall’altra sponda della Manica, con Andrea Ferrari, professore di nanotecnologie all’università di Cambridge. Ferrari è fra gli iniziatori della nuova avventura scientifica paneuropea nella sua nuova posizione al vertice del Graphene Centre di Cambridge , operativo da venerdì scorso. Nove istituzioni, dalla Gran Bretagna alla Svezia, passando per gli scienziati del Cnr, hanno collaborato, ottenendo i fondi per preparare il Flagship Grafene da presentare a Bruxelles per sfidare decine di progetti concorrenti. Una ricerca di 600 pagine ha motivato le buone ragioni per credere in un materiale straordinario, più resistente del diamante, con una conduzione superiore al rame, flessibile come la gomma.
L’Europa investe sul grafene

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