Carlo Caracciolo, presidente onorario del gruppo l’Espresso, è diventato il secondo azionista del quotidiano francese ‘Libération’. Caracciolo ha acquistato a titolo personale il 30% del quotidiano. Primo azionista rimane Edouard de Rothschild (38%). Caracciolo ha investito nella ricapitalizzazione cinque milioni di euro. I dipendenti del giornale hanno approvato ieri il cambio di statuto della società aprendo di fatto alla ricapitalizzazione, ma perdendo il diritto di veto su alcune questioni. La nuova compagine azionaria di ‘Libération’ è così formata: Edouard de Rothschild – Holding Financier Jean Goujon (5,8 milioni di euro), Carlo Caracciolo (5 milioni), Pathé (1,5), Mediascap, società del gruppo della Libre Belgique – La Dernière Heure (1,2), una decina d’investitori privati, fra i quali Pierre Bergé, André Rousselet, Bernard Henri Lévy, Henri Seydoux (1,2), Suez (0,3). La società dei dipendenti parteciperà all’aumento di capitale e contribuirà con una cifra da stabilire. “Una tappa importante per la rifondazione di Libération è stata raggiunta – ha detto Edouard de Rothschild -. L’insieme degli sforzi di tutti, dipendenti, azionisti, vecchi e nuovi, creditori e fornitori, permetterà a Libération di continuare scrivere la sua storia e a giocare un ruolo preponderante nel mondo della stampa quotidiana e generale francese”
Libération diventa un po’ italiano

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