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11 Gennaio 2024 | Economia, Innovazione

L’incertezza sui fondi per il centro EBRI fondato dalla premio Nobel Montalcini

Il centro è stato escluso dalla legge di bilancio di fine 2023. La ministra Bernini, però, annuncia un supporto dal suo dicastero almeno per il 2024

Per la prima volta dal 2012 il centro europeo per la ricerca sul cervello (European Brain Research Institute Rita Levi Montalcini, fondato dalla scienziata premio Nobel fra il 2001 e il 2005) non ha ottenuto il rinnovo del contributo per i costi strutturali che la Fondazione EBRI Rita Levi-Montalcini ha ricevuto negli anni attraverso le Leggi di Bilancio che si sono succedute. “È una decisione grave, della quale il Governo deve assumersi la responsabilità perché vanifica i significativi risultati di livello internazionale ottenuti dai ricercatori dell’istituto in fatto di conoscenze sul cervello e sui meccanismi di malattie neurologiche e disturbi dello spettro autistico”, ha dichiarato Antonino Cattaneo, presidente della Fondazione EBRI, non appena la notizia è emersa nelle scorse settimane.

Il caso ha fatto un certo rumore, anche a livello internazionale perché – come spiegava in un comunicato stampa la Fondazione – i risultati raggiunti dall’EBRI sono alla base di future terapie innovative per gravi malattie del cervello e dell’occhio che oggi non hanno cure adeguate, compresi Alzheimer, altre gravi patologie neurodegenerative, sclerosi multipla, epilessia, malattie neuropsichiatriche, glaucoma e neuropatie ottiche. Nuovi farmaci sviluppati all’EBRI sono in via di sviluppo, in collaborazione con primari centri clinici. Nuove neuro-tecnologie d’avanguardia, basate su ingegneria proteica, terapia genica, intelligenza artificiale, imaging ottico, registrazioni elettrofisiologiche multiple vengono sviluppate e utilizzate nei progetti di ricerca in corso all’EBRI.

Il governo italiano cerca adesso di correre ai ripari con un impegno della ministra della Ricerca Anna Maria Bernini a trovare una “soluzione strutturale” e l’annuncio di un finanziamento alle attività per il 2024 proprio a partire dal suo dicastero. In tutta fretta è stato infatti organizzato un incontro tra i rappresentanti della Fondazione Ebri Rita Levi-Montalcini e il capo di Gabinetto del ministero, Marcella Panucci. A questo summit seguirà un incontro con la stessa ministra Bernini, “per presentarle in dettaglio le ricerche e i risultati raggiunti dalle nostre ricercatrici e ricercatori”, ha raccontato Cattaneo, soffermandosi anche su “sensibilità e interessamento mostrati dalla ministra”.

EBRI è un istituto con sede a Roma ma a vocazione internazionale: i laboratori hanno ospitato negli anni  ricercatrici e ricercatori provenienti da tutto il mondo, dopo essere stati selezionati direttamente da un Consiglio Scientifico Internazionale. Alcune delle conseguenze del mancato rinnovo sarebbero la restituzione di finanziamenti competitivi ricevuti dall’estero, l’interruzione di collaborazioni con prestigiose università e centri di ricerca nazionali ed internazionali, nonché di sperimentazioni cliniche attualmente in corso su pazienti. Inoltre, senza il contributo per l’EBRI sarebbe impossibile sostenere i costi strutturali e l’implementazione e manutenzione dei laboratori e delle sofisticate apparecchiature.

di Daniela Faggion

Rita Levi Montalcini in un ritratto sul sito EBRI

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