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16 Giugno 2014 | Attualità

LinkedIn alla sbarra per la privacy violata

LinkedIn dovrà fare i conti con una denuncia per violazione della privacy dei suoi utenti. Lo ha annunciato un giudice distrettuale di San Jose, in California, specificando che il social network per professionisti avrebbe effettuato veri e propri atti di pirateria informatica . Secondo quanto affermato dal togato, la società creata da Reid Hoffman, accedendo agli account esterni di posta elettronica dei propri utenti, quelli cioè che servono per fare log-in, avrebbe rubato gli indirizzi dei loro contatti per motivazioni commerciali o di marketing. La decisione del giudice consentirà agli utenti di LinkedIn di poter perseguire la società per i ricavi che ha generato attraverso gli accessi illeciti effettuati ai propri account. Quest’annuncio segue una precedente decisione dello stesso giudice che hai intentato lo scorso settembre un’altra causa, sempre per violazione della privacy, contro Google in seguito alle feroci critiche che molti utenti hanno mosso in merito alla linea adottata da Mountain View. Se le accuse dovessero essere confermate in sede legale, LinkedIn rischia di subire un colpo pesantissimo alla propria reputazione trattandosi del secondo caso. Nel 2012, infatti, sei milioni e mezzo di utenti hanno citato in giudizio la società sempre per violazione della privacy. In quel caso, però, la vicenda si è conclusa con un’assoluzione per l’azienda.

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