Piccola rivoluzione a Linkiesta , uno dei più popolari quotidiani online italiani : il direttore Jacopo Tondelli ha rassegnato le dimissioni in seguito alla cacciata del condirettore, Massimo Gallo, decisa a sua insaputa dal consiglio direttivo del giornale. In una lettera aperta ai lettori, pubblicata proprio sul sito de Linkiesta , Tondelli ha spiegato la sua decisione , attribuendo alla scelta dirigenziale l’innesco del domino: “Senza neanche entrare, qui, nel percorso decisionale e nell’impianto motivazionale della scelta, mi è parso evidente quale fosse il mio dovere e dove stesse la mia dignità personale e professionale: nelle dimissioni. Perché non si può fondare un giornale come Linkiesta aderendo anche come socio all’iniziativa; non si può pretendere di fare le pulci al potere, ai suoi tic, alle sue arroganze, ai suoi errori di valutazione e gestione, per poi annuire e magari anche ringraziare di fronte a un gesto che sa, palesemente, di esautorazione. Qualunque altra mia scelta, avrebbe voluto dire accettare e anzi istituzionalizzare, dentro al giornale che ho diretto sin dalla sua fondazione e di cui sono socio, il germe di ciò che più accesamente abbiamo criticato nelle società degli altri” . Il giornalista è tra i fondatori e i soci del quotidiano, nato due anni or sono con la volontà di presentare anche in Italia un modello di giornalismo esclusivamente digitale, indipendente e centrato sulle peculiarità tecniche, stilistiche e di fruizione della rete.
Linkiesta cambia, via Tondelli e Gallo

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