Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

9 Luglio 2014 | Economia

L’internet of things verso gli standard

Frigorifero,, termostato, computer, tablet, tv e impianto d’allarme: sono sempre più i dispositivi, anche domestici, connessi alla rete, così le industrie di settore hanno deciso di riunirsi in un consorzio per lo sviluppo delle così detta ‘rete delle cose’ . Tra i promotori dell’Open interconnect consortium ci sono marchi come Intel, Samsung, Dell e Broadcom , che hanno unito le forze in questa associazione non profit che lavorerà alla definizione dei requisiti base di connettività per garantire l’interoperabilità di miliardi di oggetti connessi al web. Le aziende consorziate forniranno alle altre le specifiche necessarie, le implementazioni open source e i programmi di certificazione per la connettività wireless di ciascun dispositivo, così che sia predisposto al sistema dell’internet delle cose. Gli ingegneri di Oic contribuiranno allo sviluppo dei software e delle strutture utili all’impresa : il primo codice scritto riguarderà soluzione per la casa e l’ufficio, ambienti sempre più tecnologicizzati e legati al web, mentre i progetti futuri toccheranno i campi dell’automotive, della sanità e dell’industria. Sarà poi la volta dei protocolli per i dispositivi. Coordinare miliardi di prodotti connessi non sarà semplice , così come sviluppare un mercato proficuo attorno a essi: oltre a standard per la programmazione e la coabitazione in rete, serviranno norme a garanzia della privacy e dell’efficienza, a favore dei consumatori. Ma questo è compito delle istituzioni, più che delle aziende.

Guarda anche:

simon-godfrey-agricoltura-unsplash

In Italia l’Agricoltura vale il 15% del PIL

Lo dice il rapporto ISMEA, secondo cui il settore primario genera un valore aggiunto di 44,4 miliardi L’economia agricola e agroalimentare italiana continua a rappresentare una delle colonne...

I redditi reali calano, la pausa pranzo è sempre più salata

Tra le nuove strategie per fare economia nella quotidianità, pranzare con la schiscetta pare essere tra le preferite dagli italiani. Fino a 3.200 euro l’anno il potenziale risparmio. Le retribuzioni...
cosmin-ursea-piadina-unsplash

La piadina resta di tutti

Respinta in Francia la richiesta di un'azienda svizzera di trasformare il nome del pane romagnolo in un marchio privato La piadina romagnola, da tempo apprezzata in tutta Italia e all'estero, ha...