Secondo trimestre consecutivo debole per Google, che ha chiuso il periodo tra gennaio e marzo sotto le stime degli analisti, con utili cresciuti meno del previsto e gran parte dei ricavi ridistribuiti alle società satellite , utilizzate per convogliare il traffico internet – più o meno direttamente – sulle pagine del motore di ricerca. In inverno Google ha registrato guadagni per 3,45 miliardi di dollari , in aumento del 3% su base annua. Al netto delle voci straordinarie, l’utile per azione è stato di 6,27 dollari, inferiore ai 6,44 dollari attesi dal mercato. Gli introiti complessivi della compagnia sono stati pari a 15,42 miliardi di dollari (+19%, ma maneo dei 15,54 miliardi previsti). Nonostante questo, la pubblicità ha fruttato meno del previsto e le “operazioni estemporanee”, come ha detto BigG in un comunicato, hanno provocato una perdita netta di 198 milioni di dollari. Il motore di ricerca ha beneficiato della prevista cessione di Motorola Mobility a Lenovo, per 2,91 miliardi di dollari, annunciata a gennaio da da ratificare nelle prossime settimane, ma non è riuscita a soddisfare gli esperti di settore. Ansia da prestazione, forse, o l’onda lunga della crisi che non allenta la presa dal mercato pubblicitario, vero propellente per le attività di Google. Il bilancio in attivo non basta alle idiosincrasie della net-economy .
L’inverno tradisce il bilancio di Google

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