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15 Marzo 2023 | Ambiente, Attualità

L’Italia al centro della via della seta 4.0

Parte da Padova il progetto europeo per recuperare una tradizione secolare che va dai Balcani alla Spagna e rilanciarne la filiera.

In un’epoca digitale anche i bachi da seta devono diventare 4.0. È l’ambizione di Aracne, parola che cela la dichiarazione di intenti del progetto: Advocating the Role of Silk art And Cultural Heritage at National and European Scale. In pratica, l’idea è quella di rilanciare in Italia e in Europa la filiera della seta, dal baco al tessuto, creando un’identità culturale capace di coinvolgere mondo produttivo, università e ricerca, istituzioni, scuola e cittadini. Si tratta di valorizzare sul territorio un passato secolare di grande tradizione e un presente capace di unire innovazione, produzione sostenibile, moda e turismo.

Quella che in Italia è stata un’eccellenza assoluta entrerebbe così a far parte di un itinerario culturale e turistico transnazionale, dai Balcani alla penisola iberica, certificato dal Consiglio d’Europa e coordinato da CREA Agricoltura e Ambiente, con un laboratorio di gelsibachicoltura a Padova. All’inizio del percorso viene creata una mappa virtuale che raccoglie un inventario del patrimonio della sericoltura sulla base di studi e ricerche condotti “sul campo”, con informazioni scientifiche ma anche approfondimenti storici e artistici consultabili online. Una volta definito il patrimonio di conoscenze a disposizione, sarà possibile individuare non solo percorsi culturali, ma anche colturali, classificare e censire tutte le diverse cultivar di gelso e razze di baco da seta, rintracciabili nei territori coinvolti: Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Grecia, Bulgaria. Una volta riprodotti e selezionati, piante e bachi, saranno così disponibili per gli allevatori europei, per produrre seta a Km0 e sottoprodotti come fibra, cellulosa, farmaci, more, mangimi e integratori.

di Daniela Faggion

Il prezioso bozzolo di un baco da seta
Di <a href="https://www.telepress.news/author/daniela-faggion/" target="_self">Daniela Faggion</a>

Di Daniela Faggion

Emiliana di nascita, non ho ancora deciso dove mi piacerebbe mettere radici: nel frattempo sto in prestito a Milano dal 2000. Giornalista pubblicista dal 2003 e professionista dal 2006, ho lavorato per diversi media e pubblicato due libri. Scrivo per Telepress dal 2022 e mi occupo di attualità, scienze, ambiente, ed enogastronomia, sempre per raccontare l'Italia vista dal mondo e l'Italia in giro per il mondo.

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