Il primato è riportato nel report 2024 della Fondazione per lo sviluppo sostenibile. Il tasso di riciclo italiano raggiunge l’85,6% e la media europea si attesta al 40,8%.
Secondo il rapporto “Il Riciclo in Italia 2024”, presentato durante la Conferenza nazionale dell’industria del riciclo, l’Italia ha riciclato 137 milioni di tonnellate di rifiuti, inclusi quelli speciali e inerti. Questo risultato, frutto di politiche ambientali efficaci e di un crescente impegno verso l’economia circolare, pone l’Italia in una posizione di leadership rispetto agli altri Stati membri dell’Unione Europea, con un tasso di riciclo dell’85,6% dove la media si attesta al 40,8%.
L’Italia primeggia anche per il tasso di utilizzo di materie prime seconde: il 20,8% dei materiali utilizzati dall’industria nel 2023 proviene dal riciclo dei rifiuti, quasi il doppio rispetto alla media europea (11,8%), contro il 13,9% della Germania, il 17,6% della Francia, l’8,5% in Spagna.
Un risultato importante, dunque, che però pone ancora molte sfide. Il settore tessile, ad esempio, presenta una notevole quantità di rifiuti ancora non riciclati, con oltre 1 milione di tonnellate che finiscono nella raccolta indifferenziata. È fondamentale potenziare la raccolta differenziata e migliorare le infrastrutture di riciclo per affrontare questa problematica.
Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ha sottolineato l’importanza di garantire stabilità nella domanda di materia riciclata e prezzi competitivi per le materie prime seconde. La nuova proposta della Commissione Europea per una legge sull’economia circolare potrebbe rappresentare un’opportunità strategica per sostenere ulteriormente il mercato dei materiali riciclati.
di Antonietta Vitagliano