Dal 4 al 6 giugno il We Make Future: fra moto volanti, robot e innovazione digitale
Tanti anni fa a Bologna venne inventato il Futurshow: si svolgeva d’inverno e proponeva le migliori innovazioni dei primi anni della Rete di massa. Adesso, sempre nel capoluogo emiliano, è tempo di We Make Future, la fiera internazionale su intelligenza artificiale, tecnologia e innovazione digitale che vede svolgersi dal 4 al 6 giugno la sua 13ma edizione, la seconda negli spazi di BolognaFiere.
L’esposizione occuperà sette padiglioni, per una superficie complessiva di 70mila metri quadrati. Attesi oltre 700 tra sponsor ed espositori e almeno 43 delegazioni internazionali, con un centinaio di eventi che coinvolgeranno almeno tremila startup e investitori da più di 90 Paesi.
Più di 90 anche i palchi su cui si alterneranno oltre mille speaker fra cui il Ceo di Ducati Claudio Domenicali, l’inventore del microprocessore Federico Faggin, il presidente della Cei e arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Maria Zuppi, lo scrittore Carlo Lucarelli, il senior director di Nvidia John Wesley, il sindaco di Riace ed europarlamentare Mimmo Lucano.
Nella tre giorni a tema Business of Tomorrow sarà possibile lanciare uno sguardo sul futuro ma anche capire come lavorare per renderlo più sostenibile e inclusivo grazie alle nuove tecnologie. Non solo teoria, però, spazio anche a tech-show, robotica, esperienze immersive con intelligenza artificiale, test drive e prototipi, fra la moto volante Made in Italy e robot quadrupedi ad alte prestazioni che promettono di collaborare con l’uomo… chissà se abbaiando o miagolando.
di Daniela Faggion