I sistemi di sicurezza online sono spesso aggirati dalle e-mail spazzatura, che veicolano pubblicità indesiderata ma anche molti link malevoli. Lo spam è alla base degli ultimi grandi attacchi hacker contro servizi di home banking e infrastrutture pubbliche e, come si legge nello studio di Trend Micro, l’Italia è uno dei nodi cardine delle attività degli spammer. Nel primo trimestre del 2013, il nostro Paese era al quinto posto nella classifica delle nazioni con il maggior numero di reti botnet , network composti da dispositivi infetti collegati tra loro, ij compagnia di Brasile e Regno Unito. L’italia è anche tra gli Stati più colpiti da attacchi ai sistemi bancari digitali (ottava) e dove la privacy è maggiormente a rischio a causa dei furti di dati attraverso le applicazioni mobili (quinta). I malesseri non sono ristretti allo Stivale, i dati internazionali sono allarmanti : nel 2013 il numero di minacce finanziarie (attacchi hacker certificati o presunti, riusciti o meno) ha superato il milione e a cascata si sono allargate le minaccia via mobile, con Android a fare da catalizzatore con oltre 1,4 milioni di allarmi. Crescono anche le attività di phishing attraverso i dispositivi Apple, una volta esclusi dai grandi attacchi. Non si salvano nemmeno Ps4 e Xbox One: le console sono una frontiera sensibile per la sicurezza informatica, sempre più sotto tiro in ogni angolo del globo.
L’Italia ha mille porti per lo spam

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