L’Italia non è in grado di sfruttare i benefici dell’economia digitale : circostanza che la fa scivolare al 50esimo posto nella classifica mondiale contenuta nel report The Global Information Technology Report 2013 p resentato dal World Economic Forum. Per recuperare terreno, il rapporto raccomanda ai Paesi di continuare ad investire in infrastrutture ed innovazione sottolineando anche come persista e si aggravi il divario tra quelli che investono nelle digitalizzazione, dove si sta procedendo a grande velocità nei processi integrativi tra aziende, servizi e network sociali, e quelli dove le nuove tecnologie stentano appunto a farsi strada. Il report, che analizza lo stato dell’arte ed i progressi in atto, ha p reso in esame 144 Paesi del mondo, classificati secondo 54 parametri base . Secondo il rapporto per migliorare le probabilità di successo nel percorso di digitalizzazione, gli investimenti nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione devono essere coerenti e coordinate ed indipendenti dalle strutture governative. Nell’indice ai primi posti della classifica ci sono i Paesi dell’Europa del Nord, come la Finlandia, al primo posto e la Svezia al terzo. Al secondo posto Singapore e poi, scendendo nell’elenco, l’Olanda al 4° posto seguita dalla Norvegia, Svizzera, Regno Unito e Danimarca; gli Stati Uniti sono al 9° posto mentre Taiwan e Corea occupano rispettivamente la 10° ed 11° posizione. Per trovare l’Italia bisogna scendere giù nella classifica fino al 50° posto , due posizioni più in basso del Montenegro che occupa il 48° ma un po’ meglio della Croazia e dell’Uruguay che occupano rispettivamente la 51esima e 52esima posizione. In Italia la copertura a 2 megabit copre il 92% della popolazione, un dato fa riferimento alla rete fissa non essendo facilmente rilevabile il wireless.
L’Italia non è un paese per il digitale
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