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13 Ottobre 2022 | Attualità

L’Italia torna a essere tra le mete turistiche predilette da turisti europei e internazionali

Secondo un’indagine realizzata dall’Istituto Piepoli per Confturismo, l’Italia è nuovamente tra le mete preferite dai turisti europei ed extra-europei. 

Il 75% dei turisti americani la indica come destinazione prescelta in Europa, la percentuale sale all’88% per i viaggiatori brasiliani. Tra gli europei, i più propensi a viaggiare in Italia sono i francesi (74%), seguiti da tedeschi (70%) e inglesi (65%). 

Gli stranieri che scelgono la Penisola italiana la definiscono interessante, accogliente e sicura. I punti forti indicati da chi è già stato in Italia negli ultimi cinque anni sono cibo, cultura e accoglienza. Tra gli elementi da migliorare infrastrutture e pulizia. 

Le mete più ambite 

A riscuotere maggior successo sono le grandi città d’arte: Roma, Firenze, Venezia, Pisa ma anche Milano, Napoli, e mete turistiche come la Sicilia, la Costiera Amalfitana, il Lago di Como, il Lago di Garda. Tra coloro che invece non hanno scelto l’Italia come meta, pur programmando un viaggio in Europa, le motivazioni di mancata scelta sono determinate dal fatto che pensano di venire in Italia in futuro, sono già stati nel nostro Paese in passato o la considerano una meta costosa, soprattutto nel target dei giovani (18-34 anni).

Quanto hanno viaggiato gli stranieri nel 2022

Secondo i dati diffusi da UNWTO – World Tourism Organization nei primi sette mesi del 2022 gli arrivi turistici internazionali sono quasi triplicati (+172%) rispetto allo stesso periodo del 2021. Ciò significa che il settore ha recuperato quasi il 60% dei livelli pre-pandemia. 

La tendenza rilevata a livello internazionale trova riscontro anche in territorio nazionale. Analizzando i dati relativi alle presenze di ospiti negli alberghi italiani nel primo semestre di quest’anno salta subito all’occhio la crescita delle presenze dopo la grave flessione del 2020 e 2021. Si tratta però di una ripresa parziale, principalmente determinata da un aumento dei clienti italiani (+7,1%), mentre sul fronte degli arrivi dall’estero si registra ancora una calo del 10.4%. Complessivamente il dato riferito al 2022 risulta quindi inferiore del 2.7% rispetto ai livelli del 2019, infatti nonostante gli arrivi di stranieri nel primo semestre siano più che triplicati rispetto al 2021, rimangono inferiori del 36% al 2019.

I dati dell’estate 2022

I dati dell’estate appena trascorsa registrano un +16,6% degli arrivi e un +14,3% dei pernottamenti, un risultato ritenuto piuttosto soddisfacente alla luce della situazione di incertezza determinata dalla crisi militare in Ucraina e dall’aumento generalizzato dei prezzi. In particolare per quanto riguarda i turisti stranieri, si evidenzia un aumento del 25,7% (anche se lo stesso dato è ancora inferiore del 28,3% rispetto al 2019). 

A scegliere l’Italia quest’estate sono stati soprattutto tedeschi, francesi, olandesi, svizzeri, austriaci, britannici, belgi, statunitensi, spagnoli e scandinavi, mentre le regioni che hanno evidenziato le migliori performance sono state la Sardegna, la Sicilia, la Campania e la Liguria; per le altre i dati sono ancora lontani da quelli del 2019. Per quanto riguarda la scelta delle località di vacanza, l’estate 2022 vede una prevalenza delle località di mare, con una forte ripresa delle prenotazioni alberghiere soprattutto in agosto (+71,2%) seguite da quelle montane (+61,9%). In recupero, dopo la brusca frenata del 2020-2021, anche le città d’arte, soprattutto nei mesi di luglio e agosto. (+34% delle prenotazioni alberghiere).

In crescita anche il turismo congressuale

Anche nel turismo congressuale l’Italia rientra nella Top 20 Destination, posizionandosi al quinto posto per meeting a livello globale nel 2021. Lo scorso anno in Italia sono stati realizzati complessivamente 86.438 eventi in presenza o in formato ibrido con una crescita del +23,7% rispetto al 2020, per un totale di 4.585.433 partecipanti (+14,7% sul 2020). Il 52,5% delle sedi per congressi ed eventi si trova al Nord, il 25,5% al Centro, il 13,9% al Sud e l’8,1% nelle Isole.

 

di Serena Campione

Italia_Roma

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